verso le provinciali 

Il M5S: oltre le divisioni etniche 

Nicolini replica a Urzì. Biancofiore (Forza Italia): appello alla Lega



BOLZANO. Allarme per il rischio che il gruppo italiano scenda alle provinciali sotto gli attuali, pochi, cinque consiglieri: Alessandro Urzì (Alto Adige nel cuore) ne è convinto e accusa partiti come il Pd, il M5S e la Lega di avere sudtirolesi e ladini tra i candidati di punta. Gli risponde Diego Nicolini, capolista del M5S : «Se il M5S ha dato la fiducia a un ladino, sia come coordinatore provinciale che come candidato secondo in lista, Josef Pedevilla, evidentemente vuol dire che è ormai lontano dalle logiche di separazione etnica, che tengono in ostaggio ormai da troppo tempo la politica di questa provincia». Nicolini cita poi la lista di Alto Adige nel cuore: «Mettendo in lista un ladino, anche se non avrà alcuna possibilità di essere eletto, Urzì pretende di rappresentare i suoi elettori ladini, pur non parlando una parola di ladino».

Michaela Biancofiore (Forza Italia) interviene invece sui rapporti tra centrodestra e Svp dopo l’intervista alla senatrice Julia Unterberger (Svp): «Stupisce che a fronte di una Svp che attacca Salvini, il probabile candidato presidente trentino Maurizio Fugatti, risponda con una superflua apertura che mette in difficoltà tutto il centrodestra altoatesino, Lega Alto Adige compresa. Consiglio a tutti prudenza». Biancofiore ha annunciato ieri che Forza Italia in Trentino sosterrà Fugatti. Rilancia allora l’appello alla Lega per una lista di coalizione in Alto Adige: «Sarebbe largamente maggioritaria, una calamita che manderebbe le sinistre all’opposizione. Rinnoviamo il nostro appello a Salvini e alla Lega dell’Alto Adige con la quale cinque anni fa, essendo noi all’epoca forza traino del centro destra, fummo felici di allearci».













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