Il mastino le sbranò il cane Lei denuncia il padrone 

A un mese da quell’episodio, Renata Fabisiak ha deciso di sporgere querela Il 14 ottobre scorso il suo Billo fu attaccato e ucciso in via Claudia Augusta



BOLZANO. «Perché l’ho fatto? Perché non mi ha ucciso il cane, mi ha ucciso un figlio!». Il motivo che ha convinto Renata Fabisiak a sporgere denuncia contro il proprietario del cane che, domenica 14 ottobre, le aveva sbranato il suo cagnolino Billo davanti agli occhi. Una decisione, quella di sporgere querela, che la donna ha preso dopo aver atteso diversi giorni, proprio per evitare di farsi condizionare da un episodio che l’aveva profondamente scossa. Renata, polacca da 22 anni nel nostro Paese, s’è affidata all’avvocato bolzanino Marco Ferretti per far valere le proprie ragioni.

«Subito dopo i fatti, – spiega Ferretti – sul posto erano intervenuti i carabinieri che avevano ascoltato delle persone e stilato una relazione di servizio. Abbiamo cristallizzato queste dichiarazioni in un atto di querela, abbiamo allegato il rapporto degli uomini dell’Arma e la signora ha sporto formale querela chiedendo la punizione del responsabile, di cui peraltro non conosciamo il nome con esattezza. Tutta la documentazione è stata poi depositata in Procura e io sono stato nominato difensore di fiducia della parte offesa. Ora attendiamo l’esito delle indagini del pubblico ministero che, appurati i fatti e valutato se ci sono state violazioni della legge penale, deciderà se iscrivere qualcuno nel registro degli indagati, come il proprietario del cane. In questa sede, comunque – conclude Ferretti – non abbiamo avanzato richieste economiche. «Quella domenica – racconta Renata – ero andata con il mio cagnolino nell’area cani e poi, stavamo camminando sul marciapiede, quando, all’improvviso, arrivati davanti al bar Principe, in via Claudia Augusta, è arrivato di corsa quel cane che s’è avventato sul mio Billo, che era regolarmente al guinzaglio, lo ha azzannato su un fianco e lo ha ucciso. Davanti ai miei occhi». Renata era rimasta letteralmente impietrita e, qualcuno tra le tante persone subito accorse sul posto, temendo che potesse sentirsi male, aveva chiesto l’intervento dell’ambulanza. Impietrita davanti al suo cagnolino morto e pietosamente coperto con una tovaglia. Nei giorni successivi, il proprietario dell’America Pitbull Terrier aggressore, non nuovo ad episodi simili, aveva offerto del denaro a Renata, proponendo anche l’acquisto di un altro cagnolino per lei. «Ma io non voglio un altro cane! – era stata la risposta della donna – Io volevo tenermi il mio Billo, io amavo lui!»

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Altre notizie

Attualità