Il nuovo preside del Rainerum è il prof di robotica

Stefano Monfalcon, 45 anni, è il fautore della svolta hi-tech E si prepara a varare l’innovativo istituto tecnico energetico


di Alessandro Bandinelli


BOLZANO. È Stefano Monfalcon il nuovo preside del Rainerum. La nomina è arrivata da parte dell’Ispettoria centrale di Mestre, sede centrale dei Salesiani del Triveneto e diventerà esecutiva a partire dal primo settembre 2016. Monfalcon subentrerà a partire dal prossimo anno scolastico al direttore, don Maurizio Tisato, che è anche il direttore della comunità presente a Bolzano dal 1848.

Come prima cosa il nuovo preside ha espresso la sua gratitudine all’istituzione salesiana per la fiducia: «Sono molto stimolato da questa possibilità, essendomi occupato sempre di innovazione con questa nomina avrò ulteriori strumenti per rilanciare dal punto di vista innovativo l’intero istituto». Effettivamente il professore trentino, 45 anni, una laurea in fisica a Trento da 19 anni impegnato nell’insegnamento, è colui che nel 2001 ha proposto l’introduzione dei progetti di robotica nei programmi scolastici che tanto lustro hanno portato nel corso degli anni all’istituto salesiano. «La robotica - prosegue il professore - è effettivamente in questo momento rappresenta l’avanguardia non solo all’interno del settore industriale. Molti servizi, ad esempio in campo sociale, vengono affidati all’automazione: penso a tutta l’assistenza agli anziani, che viene svolta da sistemi automatici di supporto agli operatori, o alla domotica (sistemi di automazione domestica), o ancora la gestione degli impianti energetici e di riscaldamento».

Sebastian Cincelli amministratore dell’istituto racconta: «La principale caratteristica del liceo oggi è rappresentato dal’indirizzo robotico, dell’intelligenza artificiale e dale materie scientifiche correlate. Tuttavia grande attenzione viene dedicate anche alle lingue: nel programma sono previste le certificazioni linguistiche, gemellaggi e scambi con istituti di lingua tedesca, una parte di didattica svolta in “Clil” (lezioni svolte nella seconda e terza lingua ndr)».

Molte sono anche le iniziative per l’orientamento post diploma: «Abbiamo stage presso le aziende (come previsto dalla riforma scolastica) - prosegue Cincelli - poi ci sono le iniziative di orientamento in cui le stesse università vengono a presentare la loro offerta formativa in istituto e viceversa».

Ieri al Rainerum si è svolta anche la terza delle quattro giornate delle porte aperte, in cui è stata presentata la grande novità del prossimo anno: «Stiamo dando vita a un nuovo indirizzo di studi che partirà dal prossimo anno scolastico: l’istituto tecnico ad indirizzo energetico. Il nuovo indirizzo ha avuto una lunga progettazione. Abbiamo sottoscritto convenzioni con enti di formazioni come la Lub o aziende come la Simens. Sarà abbastanza innovativo, abbiamo introdotto delle ore laboratoriali che prevedono delle certificazioni “in itinere”. Infatti in ognuno dei cinque anni, gli studenti frequenteranno un corso specialistico in cui rilasceremo una serie di qualifiche professionali» Previsto per il primo anno un corso di progettazione CAD, corsi specifici presso aziende, e anche un corso per pilotare droni con relativo patentino.

«L’idea - continua l’amministratore - è anche quella di ricollegare quella che oramai è diventata la peculiarità della scuola, cioè la robotica, sul versante energetico, quindi impianti energetici, ottimizzazione energetica, gestione dell’energia. Un tema attuale che ha molto futuro, basti pensare che l’energia sarà il tema della prossimo Expo».

Un ruolo primario nella progettazione di questo nuovo indirizzo l’ha avuta proprio il nuovo preside che come prima cosa ha analizzato il fabbisogno del territorio: «Questo nuovo indirizzo - specifica Monfalcon - vuole formare un profilo che per ora in provincia di Bolzano è richiesto ma non c’è, ovvero il perito esperto di energia. Con il corso quinquennale, che garantirà comunque l’accesso all’università, formeremo ragazzi esperti di produzione, gestione e monitoraggio dell’energia. Figure che faranno da trait d’union tra l’ingegnere e il manutentore. Saranno coloro in grado di leggere la progettazione e di farla eseguire».

Nel nuovo istituto previsti stage di 3 settimane all’estero in Germania e Austria, ma anche Irlanda e Regno Unito in cui gli studenti avranno la possibilità di affinare le proprie competenze linguistiche per aprirsi la strada a un mercato del lavoro sempre più europeo. Insomma, un programma innovativo e tutto rivolto al futuro. Appuntamento il 27 febbraio per l’ultima delle giornate delle porte aperte per poter conoscere da vicino tutte le proposte della scuola.

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