La lettera pastorale  

Il vescovo: «La solidarietà è la forza dei cristiani»

Bolzano. “Siate solidali!”. L’appello alla solidarietà scandisce la lettera pastorale che monsignor Ivo Muser ha scritto quest’anno in occasione della Giornata della solidarietà, che la Chiesa...



Bolzano. “Siate solidali!”. L’appello alla solidarietà scandisce la lettera pastorale che monsignor Ivo Muser ha scritto quest’anno in occasione della Giornata della solidarietà, che la Chiesa altoatesina celebra domenica prossima, 24 marzo.

“L’appello della Chiesa alla solidarietà risuona al centro del Vangelo – scrive mons. Muser – l’amore del prossimo ci interpella ogni giorno, in ogni situazione dell’esistenza”. “La solidarietà è l’espressione nella vita sociale, politica ed economica dell’amore stesso di Dio, essa non è una scelta opzionale, o solamente teorica – spiega il vescovo –. Come diceva il cardinale Carlo Maria Martini, la solidarietà mi porta a riconoscere “l’altro, anche quello che sembra estraneo e non prossimo, come altro che mi riguarda, al cui destino non posso essere indifferente”. Per i cristiani la solidarietà “deve diventare un atteggiamento spontaneo, una disposizione quotidiana al pensiero e all’azione”. “La solidarietà è una virtù – afferma mons. Muser – l’amore del prossimo non può essere delegato”.

Sull’esempio di Cristo, il cristiano è chiamato ad essere solidale verso gli altri. “In questo – puntualizza il vescovo – possiamo dire “prima noi”: nell’accoglienza, nella responsabilità, nel servizio. In questo noi cristiani veniamo per primi”.

“Sviluppare reti di fiducia, senza alimentare la paura verso l’altro”. La solidarietà è un principio che sta alla base del vivere sociale. “Ci sviluppiamo tutti insieme o tutti insieme prima o poi declineremo – scrive il vescovo – tutti dipendono da tutti e tutti contribuiscono al bene della collettività. La scelta di Dio che sta dalla parte dei poveri è per il bene di ogni persona e di tutte le persone; l’opzione per i poveri è per il bene di tutta la società, chi sta ai margini non deve suscitare un interesse marginale da parte della collettività, le istituzioni della società hanno il compito di far fiorire la vita di tutti”. Per giungere a questo è necessario che “si sviluppino reti di fiducia e che non venga fomentata la paura, soprattutto nei confronti di chi è diverso da noi e e che bussa alla nostra porta”.













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