In centinaia all’assemblea per il contratto dei provinciali

Bolzano. Stagione calda per il pubblico impiego. Sono iniziate le assemblee sindacali sul rinnovo contrattuale. Oltre duecento persone hanno partecipato ieri mattina alla assemblea nella sala di...



Bolzano. Stagione calda per il pubblico impiego. Sono iniziate le assemblee sindacali sul rinnovo contrattuale. Oltre duecento persone hanno partecipato ieri mattina alla assemblea nella sala di rappresentanza del Comune in vicolo Gumer: tutti pieni i 204 posti e persone in piedi. E nella stessa giornata assemblea anche in ospedale, e poi a Bressanone, Brunico. Si proseguirà fino a giovedì. Poi per mercoledì 10 aprile è confermata la mobilitazione dei dipendenti del pubblico impiego: partenza alle ore 16 al ponte Talvera, corteo da via Museo a piazza Magnago, dove alle ore 17 si terrà la manifestazione organizzata da Cgil, Cisl, Uil, Asgb e Gs-Ago.«Siamo tanti e lo faremo vedere», dichiara Gianluca Moggio (Gs) dopo l’assemblea di ieri mattina. Non sono previsti scioperi al momento, ma il clima delle assemblee è teso: «Siamo oltre 40 mila persone, non ci faremo prendere in giro».

Il presidente Arno Kompatscher ha annunciato entro il primo maggio l’avvio delle trattative sui rinnovi contrattuali, ma pesa la mancata previsione di un impegno di spesa nel bilancio (i due milioni di euro simbolici, perché da integrare, sono stati definiti “un caffè al mese”).

I sindacati chiedono un aumento del 10 per cento agli stipendi del pubblico impiego. Nell’assemblea di ieri sono stati ricordati i «cantieri»: aprire la trattativa per il rinnovo del contratto di intercomparto, aprire la trattativa per il rinnovo del contratto della Provincia (profili professionali, orario di lavoro, scuola dell’infanzia), proseguimento della trattativa sul contratto della sanità (richiesta di 38 milioni di euro), aprire la trattativa per il rinnovo del contratto degli enti locali.

L’aumento del 10 per cento viene considerato la soglia minima per garantire la salvaguardia del potere d’acquisto. Il rinnovo economico per il triennio 2016-2018 aveva comportato un aumento di 80 euro lordi al mese, che arrivano a 115 euro se si tiene conto anche della quota di Laborfonds. «Sulla base dei dati Astat, in questi anni ugualmente i dipendenti del pubblico impiego in Alto Adige hanno subito una perdita di 5 euro al mese del potere di acquisto. L’ultima tornata di rinnovo è stata evidentemente insufficiente», riferisce Moggio, «Perché da noi il costo della vita continua ad aumentare».

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