Influenza: vaccino in ritardo, slitta la campagna

Ma l’Asl rassicura: disponibile da metà novembre, in tempo per garantire la copertura



La campagna vaccinale contro l’influenza, che doveva iniziare a metà ottobre, quest’anno potrebbe iniziare con ritardo. Colpa di alcuni problemi tecnici nella produzione, che potrebbero far slittare a metà novembre la piena disponibilità del vaccino, come ha fatto sapere oggi l’azienda sanitaria dell’Alto Adige.

Ma secondo i medici questo ritardo non sarà un problema, perché anche vaccinandosi a novembre si avrà una piena copertura contro l’influenza. Ed ancora non è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’atto del ministero della Salute che avvia la campagna, senza il quale non è possibile vaccinare.

L’Azienda sanitaria altoatesina ha fatto già sapere che a causa del ritardo nella fornitura, l’inizio della campagna vaccinale verrà posticipato a metà novembre. «Si tratta di un problema tecnico amministrativo che non riguarda solo l’Alto Adige, ma tutto il territorio nazionale», spiega Josef Simeoni, primario del Servizio igiene e sanità pubblica di Bolzano. A confermarlo è anche Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università degli studi di Milano: «È vero, ci sono stati alcuni problemi tecnici nella produzione dei vaccini e probabilmente il grosso della loro disponibilità sarà segmentato nel tempo in Italia». In particolare, secondo quanto riferisce il virologo, «vi sarebbero state alcune difficoltà dovute in parte al fatto che uno dei 3 virus del vaccino si è replicato lentamente, non dando le quantità necessarie alla produzione del vaccino - continua - e in parte ai controlli di sicurezza fatti su alcuni lotti».

A produrre vaccini in Italia sono fondamentalmente quattro grandi multinazionali farmaceutiche (Johnson&Johnson, Novartis, Sanofi, GlaxoSmithKline) e «mi risulta che due di queste - chiarisce - la Johnson e la Novartis, abbiano avuto dei problemi di fornitura».

Ma non c’è da preoccuparsi. «Il rinvio non dovrebbe causare particolari problemi - rileva Simeoni - visto che dell’influenza attualmente non c’è traccia. L’apice di solito si registra in Italia verso la fine di gennaio, mentre quest’anno potrebbe arrivare un pò prima».













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