Inquinamento, in aumento  il biossido di azoto 

In commissione mobilità sono stati forniti i dati delle ultime rilevazioni Elevate le concentrazioni di inquinanti vicino alle principali arterie


d


BOLZANO. Nel 2004 c’era allarme per i ripetuti sforamenti delle concentrazioni di PM10 (polveri sottili), oggi i valori sono ormai da tempo nella norma.

«A preoccupare adesso - dice il consigliere Claudio Della Ratta - è in particolare il biossido di azoto prodotto dal traffico». Questo quanto emerso dai dati presentati l’altra sera durante la riunione della commissione comunale mobilità.

L’inquinamento da NO2 è molto marcato a ridosso del tracciato autostradale (entro 6 metri), ed è ancora significativo nelle immediate vicinanze (entro 35 metri).

Oltre alle quattro centraline fisse di misurazione degli sforamenti, grazie ad una nuova tecnica (molto economica che ha un margine di errore del 10%) si è reso possibile effettuare delle rilevazioni mirate con pastiglie ad hoc che raccolgono le emissioni presenti nell’aria in una specifica zona.

Ad esempio la centralina fissa di piazza Adriano misura un valore di biossido di azoto pari a 40 particelle, mentre una pastiglia posta nella vicina via Roma (a poche decine di metri di distanza) misura 66 (55 prima di ponte Roma), a dimostrazione che incide molto sulla qualità dell’aria anche l’aspetto urbanistico: l’edificazione su entrambi i lati forma una sorta di barriera e l’aria si muove meno.

I mesi dove si registra una maggior concentrazione di inquinanti sono quelli invernali (da novembre a febbraio).

Dalle centraline fisse, si è rilevato, ad esempio, che in via Amba Alagi l’inquinamento da riscaldamento incide per il 34% e quello da traffico per il 49% (di cui 41% traffico urbano e 8% traffico A22).

In via Claudia Augusta l’inquinamento da riscaldamento incide per il 26% e quello da traffico per il 53% (di cui 37% traffico urbano e 16% traffico A22).

In piazza Adriano l’inquinamento da riscaldamento incide per il 26% e quello da traffico per il 57% (di cui 50% traffico urbano e 7% traffico A22).

Presso l’ex Saetta in via Roma (vicino ad arginale ed autostrada) l’inquinamento da riscaldamento incide per il 19% e quello da traffico per il 66% (di cui 45% traffico urbano e 21% traffico A22). «L’assessora Lorenzini - dice Della Ratta - ha annunciato che si farà uno screening sulle strade più trafficate, ovvero quelle con oltre 8.000 veicoli al giorno, e un monitoraggio (col sistema delle pastiglie) in sette delle strade a maggior traffico (c.so Libertà, via Veneto, viale Druso, via Palermo, via Resia, via Rosmini, via Maso della Pieve). Previsti inoltre interventi per limitare il traffico».













Altre notizie

Attualità