Intesa Corte dei Conti In Provincia presto i dirigenti detective

Previste anche perquisizioni e «interrogatori» Fa ancora discutere l’accordo sui nuovi controlli


di Paolo Campostrini


BOLZANO. Potranno entrare senza preavviso negli uffici provinciali, prelevare documenti, chiedere informazioni a soggetti a conoscenza dei fatti. Sono questi i poteri che la Procura della Corte dei Conti può assegnare a funzionari della Provincia o delle società partecipate per effettuare alcune attività istruttorie. Su delega della Procura, i funzionari potranno sostituirsi dunque agli ufficiali di polizia giudiziaria, garantendo il segreto istruttorio. L’intesa siglata nei giorni scorsi tra Provincia di Bolzano e Procura della Corte dei Conti è ora pubblica nei suoi contenuti (un documento analogo è stato siglato dalla Regione). E continua a fare discutere. L’opposizione provinciale ha criticato «il controllato che controlla se stesso». Il presidente provinciale Arno Kompatscher ha replicato: «È anche nostro obiettivo che l’amministrazione funzioni bene e che possa autocorreggersi. E i funzionari venivano delegati anche prima».

L’intesa è possibile grazie al Codice di giustizia contabile del 2016. Ma nell’intesa, solleva il problema Riccardo Dello Sbarba (Verdi, ha ottenuto il documento in base al diritto di accesso ai dati), «è stato inserito un passaggio importante, valido solo per noi dell’Alto Adige, non richiamato nel Codice di giustizia contabile. Mi riferisco al fatto che, per quanto riguarda l’amministrazione provinciale, venga informato anche il segretario generale, che così viene ad avere il quadro completo di tutte le diverse indagini in corso. Nel Codice invece l’incarico è rivolto al singolo dirigente o funzionario, che diventa come singolo soggetto concreto responsabile dell’esecuzione ed è tenuto al segreto istruttorio. Questo obbligo di segreto (che serve a tutelare lo svolgimento delle indagini) appare nell’intesa almeno indebolito dal fatto che la stessa Procura della Corte dei conti informi contemporaneamente anche una terza persona, il segretario generale. Va da sé comunque che il segretario generale con l’informativa diventa corresponsabile della puntuale e corretta esecuzione dell’ordine della Procura, nonché obbligato al segreto istruttorio. Comunque non si capisce lo scopo di questa “informazione in copia”».

La Provincia nell’annunciare l’intesa, aggiunge Dello Sbarba, «l’ha presentata come una iniziativa in grande stile, con i funzionari-detective utilizzati capillarmente in sostituzione della Guardia di finanza. Ma non è questo che prevede il Codice di giustizia contabile, che indica espressamente che la delega di istruttoria a dirigenti e funzionari avvenga solo “in casi eccezionali e motivati”». I dirigenti verranno scelti, specifica l’intesa, «in base a criteri di professionalità e territorialità». ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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