Kneissl: «Con Roma dialogo continuo»
Doppio passaporto, la ministra austriaca: «Confronto anche la scorsa settimana ». Kompatscher: «Non sarà chiesto il dna»
BOLZANO. Il governo blocca Vienna sul doppio passaporto per sudtirolesi e ladini, una procedura definita «ostile» dal ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi e da Riccardo Fraccaro, ministro per i Rapporti con il Parlamento. Sono state attivate le ambasciate, con richiesta di chiarimenti sul disegno di legge annunciato per il 7 settembre. Vienna reagisce rivendicando la propria trasparenza nei rapporti con Roma.
La ministra degli Esteri austriaca Karin Kneissl assicura che esiste «un dialogo permanente con Roma e un stretto accordo con Bolzano». La procedura sul doppio passaporto vede al lavoro un gruppo di esperti nominati dal ministero dell’Interno. Presentata la bozza di disegno di legge, il governo Kurz ha annunciato che la sua approvazione e attuazione è prevista nel 2019 o 2020. «Informiamo di questi lavori a tutti i livelli», ha dichiarato Karin Kneissl alla radio austriaca Orf. La scorsa settimana, ha aggiunto, è già avvenuto «uno scambio di vedute» tra i segretari generali. Sul doppio passaporto ha preso posizione anche il governatore tirolese Günther Platter. Intervistato dalla Tiroler Tageszeitung, Platter sottolinea la necessità di una «soluzione europea» condivisa. C’è attesa per conoscere i criteri che verranno previsti per accedere al doppio passaporto. Il presidente provinciale Arno Kompatscher ha ribadito ieri che è stata esclusa l’ipotesi di garantire la doppia cittadinanza a chi può vantare antenati sudditi dell’impero austro-ungarico. Ma non si deciderà solo in base alla dichiarazione di appartenenza linguistica, che può non essere veritiera e non è ritenuta sufficiente da Vienna. «Servono criteri oggettivi ed uno spirito europeo. L'iter legislativo è piuttosto lungo e ci sarà tutto il tempo necessario per discuterne», ha aggiunto Kompatscher. «Di certo ai sudtirolesi non sarà richiesto un test del dna per fare domanda di cittadinanza austriaca», ha ironizzato. Ai microfoni dell’Orf, Kompatscher ha parlato del «valore simbolico del doppio passaporto per il legame con l'Austria», che però non toccherà l'autonomia. Il doppio passaporto è un tema per i media nazionali. Ospite di Agorà (Rai3), Sven Knoll (Stf) ha dichiarato: «Non siamo cambiati solo perché hanno spostato il confine del Brennero. Tirolesi e austriaci eravamo e lo siamo rimasti». (fr.g.)
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