L'A22 vara la «rivoluzione verde»

Ecco il primo furgone a idrogeno. E in due anni 14 distributori di metano


Jacopo Tomasi


TRENTO. L'autostrada del Brennero si tinge di verde e diventa sempre più ecosostenibile. Dopo le barriere anti-rumore realizzate con pannelli fotovoltaici, adesso arriva il primo furgone a idrogeno e metano, realizzato in collaborazione con il Centro ricerche Fiat di Mattarello. Per ora c'è solo un prototipo, ma l'obiettivo futuro della società è quello di avere tutti i mezzi a "idrometano".
Questo furgone, alimentato ad idrogeno e che sarà utilizzato per i servizi lungo la tratta autostradale, riduce le emissioni di Co2 del 31% rispetto alla benzina e del 15% rispetto al diesel. Un mezzo ecocompatibile che rappresenta un impegno concreto dell'Autobrennero e delle province di Trento e Bolzano verso una diminuzione dell'inquinamento atmosferico. Certo, non è una missione facile - come ha illustrato il direttore tecnico generale dell'A22 Carlo Costa - per un'autostrada che nel 2010 ha visto transitare quasi 70 milioni di veicoli, di cui oltre 16 milioni rappresentati da mezzi pesanti, con un traffico medio giornaliero di 40.000 veicoli. «Non è facile - ha sottolineato l'assessore Alberto Pacher - avere un'autostrada sostenibile dal punto di vista dell'ambiente, ma si stanno facendo degli sforzi importanti in questa direzione». Oltre ai furgoni ad "idrometano", che nell'arco di una decina d'anni potrebbero diventare 40, entro il 2013 i distributori di metano tra il Brennero e Modena passeranno dai 2 attuali a 14. Ma si punta anche sull'idrogeno, vettore a emissioni zero, con 5 siti idonei alla distribuzione di "idrogeno verde" che saranno realizzati presso il Passo del Brennero, a Bolzano sud (pronto già entro la fine del 2012), in Trentino e nelle province di Verona e Modena in prossimità degli allacciamenti con A4 e A1. Per finire, sulla tratta Monaco-Modena circa ogni 80 chilometri è prevista la realizzazione nel medio-lungo termine di punti per il rifornimento di metano-idrogeno ed idrogeno. Un programma chiaro con un obiettivo preciso: fare in modo che l'A22 (o meglio i veicoli che circolano sull'autostrada del Brennero) inquini meno. Anche perché, dati alla mano, i mezzi a metano e bifuel sono sempre più diffusi e necessitano di stazioni di rifornimento. «Con progetti come questo - ha detto il presidente della Provincia di Bolzano, Luis Durnwalder - difendiamo e tuteliamo il nostro splendido territorio a vocazione turistica. Potevamo lamentarci - ha concluso - per tutti i mezzi che transitano da quest'area, ma invece abbiamo deciso giustamente di investire in progetti di ricerca per contenere e ridurre l'inquinamento e mantenere la nostra qualità della vita».

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