L’amicizia di Aristotele dà filo da torcere 

Lunga e complessa la traduzione di greco per gli studenti del Classico Difficile anche il test di matematica per i ragazzi dello Scientifico    


di Antonella Mattioli


BOLZANO. Aristotele e un problema su una macchina per le mattonelle hanno messo a dura prova, ieri seconda giornata di esami di maturità, gli studenti del liceo classico Carducci e quelli dello scientifico Torricelli. Quattro ore a disposizione per la traduzione di greco di un autore che, negli ultimi quarant’ anni, è stato proposto solo tre volte: è capitato nel 2012 e prima nel 1978. Il brano scelto è tratto dall’Etica Nicomachea e affronta il tema dell’amicizia. Tutti gli studenti del Carducci hanno sfruttato fino all’ultimo secondo i 240 minuti a disposizione. Idem al Torricelli dove, per la seconda prova di matematica, c’erano sei ore per risolvere un problema legato al funzionamento di una macchina adoperata nella produzione industriale di mattonelle per pavimenti, mentre il secondo riguardava una funzione parametrica .

Alla fine della giornata i ragazzi sono stanchi ma tutto sommato soddisfatti: lunedì in Alto Adige c’è la prova di tedesco e martedì, come nel resto d’Italia, il quizzone. Ormai la stragrande maggioranza si sente proiettata verso l’università: sono ottimisti e pieni di progetti. E questo è di buon auspicio per loro innanzitutto e per una società che, proprio perché sta rapidamente invecchiando, ha più che mai bisogno dell’energia e dell’entusiasmo dei ventenni.

La prima a scendere le scale del Carducci è, poco dopo mezzogiorno, Chiara Bonoldi che, avendo frequentato l’indirizzo linguistico, si è cimentata con la prova di inglese: «Mi è andata bene: ho sviluppato la traccia sull’immigrazione negli Usa. Il mio sogno è di fare la giornalista o la diplomatica, per questo mi sono iscritta a Venezia alla facoltà di Studi internazionali».

Tutti gli studenti del Classico tradizionale escono quando manca ormai poco alle 13. Il giudizio è unanime: il testo non era duro, di più. «Oltre ad essere complicato era anche lungo: 17 righe», dice Lucia Modesto che dopo cinque anni di materie classiche, punterà sulle Biotecnologie. Mentre Tommaso Calamaro, che pure ha “combattuto” per quattro ore con il filosofo greco, andrà a Rovereto. Facoltà scelta: Psicologia. «Stamattina l’ho detto a mia mamma - racconta ridendo Elisa Amoriello - vedrai che ci capita Aristotele: peggio di così non poteva andare. Testo complicato e lungo 17 righe che porta pure sfortuna». Ma ormai i cinque anni di liceo sono alle spalle: è arrivato il momento di realizzare il suo sogno. Andrà a Lodi a fare Veterinaria. «A casa ho una piccola fattoria: due cani, un gatto, un coniglio. È da quando ero bambina che volevo fare la veterinaria e da alcuni anni l’estate vado a dare una mano ad una veterinaria in via Resia». Mentre Camilla Musto resterà in un ambito più umanistico: a Milano frequenterà la facoltà di arte, spettacolo, teatro. In partenza per Milano anche Teresa Vigilante che ha scelto l’Accademia teatrale: «Il testo di Aristotele particolarmente ostico è la degna conclusione di cinque anni molto impegnativi. Però se tornassi indietro lo rifarei. È una scuola che chiede tanto, ma che dà anche molto».

Estate all’insegna dello studio per Maria Vittoria Schiatti: «Dopo la maturità, mi preparerò perché a settembre ho l’esame per entrare al settimo anno di pianoforte al Conservatorio». Una passione la sua che intende coltivare e coniugare con l’arte: di qui la scelta di iscriversi alla facoltà di Beni culturali.

Al Torricelli i primi ad uscire sono Giuseppe Famigliolo e Luca Baratto. «La prova di matematica è stata più difficile delle simulazioni fatte in classe durante l’anno. Pensavo che sarebbe stato più complicato rispondere alle domande ed invece ho avuto più difficoltà con i problemi, ma sono contento di essere riuscito a fare bene la prima parte», racconta Giuseppe e Luca concorda. «Nei problemi - dicono - non c'era l'ombra dei numeri. Adesso si va a studiare, puntiamo tutto sulla prova di tedesco di lunedì».

Stanchi ma fiduciosi dunque, come Anna Lovecchio che condivide il giudizio sulla difficoltà dei problemi. La studentessa comunque, come tanti suoi coetanei, è già proiettata sul futuro prossimo: l’attende Economia a Vienna. «Ho passato in Austria un anno e mi è piaciuto molto, così ho deciso di tornarci». Andrea Conci invece punta sulla facoltà di Medicina. Per lui l'estate sarà all'insegna dello studio: «Ho passato la prima ora a fissare il foglio, cercando di capirci qualcosa - racconta sorridendo - poi però lentamente mi sono sbloccato e sono riuscito a portare a termine la prova».

Estate invece all’insegna del relax per Manuel Piliego della 5B: ha già passato i test per entrare alla facoltà di Ingegneria a Milano, quindi una volta finita la maturità potrà godersi le vacanze.













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