L’annuncio di Caramaschi «Ho deciso: mi ricandido» 

Il sindaco ha sciolto le riserve nell’incontro di sabato con Maria Elena Boschi «Voglio terminare i progetti iniziati in questa legislatura. Non lascio a metà»


di Paolo Campostrini


BOLZANO. Renzo Caramaschi è pronto a ricandidarsi. Ci stava pensando da mesi poi, sabato sera, la spinta che aspettava: Maria Elena Boschi glielo ha chiesto insistentemente. «A lei è difficile dire di no...», ha sorriso una volta salutato l'ex sottosegretario. Poi la conferma con queste parole: «Beh, dica pure che tutte queste opere che ho messo in linea di volo hanno bisogno di continuità per arrivare a conclusione. E la gran parte saranno ancora in sospeso dopo il mio primo mandato. Quindi...». Quindi ha deciso. L'ufficialità a breve ma il sindaco è uno che non ha bisogno di cerimonie. E poi ha messo insieme alcuni parametri che, uno dopo l'altro, fanno una certezza. E Caramaschi è persona che ha imparato a tenersi un poco discosto dai partiti ma non dalla politica. Tanto che i segnali, che ha elencato in questi giorni e che stanno alla base della sua decisione, ci sono tutti. E sono questi: 1) La Boschi parla per il Pd. L'ex sottosegretaria con tutti i dem in questo momento sono alla ricerca di certezze e, tra i Comuni che andranno al voto tra due estati, Bolzano la possiede: "Renzo, ti prego , ricandida..." gli ha chiesto Maria Elena Boschi; 2) il possibile sfidante in pectore all'interno dello schieramento di centrosinistra era, fino a poche settimane fa, Sandro Repetto ma la sua scelta di correre per le provinciali è una scelta di campo; 3)Caramaschi garantisce al Pd e lui a se stesso l'appoggio della sinistra alla sinistra dei dem, come durante le primarie, la scarsa conflittualità delle opposizioni con le sue iniziative su sicurezza e telecamere ma soprattutto, tiene vicini i Verdi: la vicinanza tra il sindaco e l'assessora Lorenzini (tram, A22 in galleria, metrobus ) è una garanzia di futuri appoggi; 4)tutti gli ultimi sindaci di area Dc o Pd hanno regolarmente compiuto i due mandati. Alcuni tre. Comunque, in assenza di eventi traumatici, la strategia della coalizione ha mostrato una evidente continuità: la riconferma del sindaco uscente (Bolognini, Salghetti, Spagnolli ecc.) 5) L'attivismo di questa giunta, unito al cambio di passo della Provincia nei confronti degli investimenti sul capoluogo, ha posto in essere una tale quantità di progetti che, anche per l'addio di Zeppa, richiedono continuità di vedute e conoscenza dei precedenti nelle procedure amministrative. Caratterialmente, Caramaschi è un individualista: lavora dalla mattina alla sera ma ci riesce meglio da solo. La sola idea che il suo mandato termini, per dire, a metà della programmazione del "Dup" il documento unico di programmazione da 250 milioni di euro, lo fa star male. «Soffro fisicamente - ha confessato in un' altra occasione - al pensiero di non poter vedere avviato l'Areale...». In conclusione: Caramaschi ci riprova. Anche perché tra i dem gira un sondaggio ufficioso che vedrebbe il partito in grave difficoltà davanti all'offensiva grillina, se non ci fosse da contrapporre un viso rassicurante e conosciuto che ha già dato prova di capacità amministrativa, che sa tenere insieme gli alleati e che non si perde in bizantinismi di coalizione. Ecco perché lui ci riproverà e perché il Pd accetterà che lo faccia. E con molto più entusiasmo di quando se lo trovò davanti alle primarie di coalizione.















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