L’attore cancella lo show «Ho chiuso con Bolzano la Comune non mi paga» 

La delusione. L’artista avrebbe dovuto essere in città l’11 aprile con il suo nuovo spettacolo  «A gennaio mi avevano chiesto di spostarlo. Peccato: quella altoatesina è una buona piazza»


Antonella Mattioli


Bolzano. «Mi dispiace tantissimo e mi scuso con il pubblico, ma l’11 aprile non sarò a Bolzano. La mia è una decisione sofferta, però non ho alternative: La Comune non paga. Non si può pretendere che un’artista e tutto il suo staff lavorino gratis».

C’è delusione nelle parole di Enzo Iacchetti attore, comico, conduttore televisivo, volto storico di “Striscia la notizia” che, ieri attraverso il suo ufficio stampa, ha contattato l’Alto Adige, per spiegare il motivo per cui il pubblico bolzanino l’11 aprile non lo vedrà in scena con “Libera Nos Domine”, il suo nuovo spettacolo partito il 16 gennaio dal Teatro Delfino di Milano per una tournée che lo sta portando nei teatri di tutta Italia, dove sta riscuotendo grande successo. Iacchetti si racconta intervallando monologhi con canzoni di Gaber, Jannacci, Faletti, Guccini e una serie di effetti speciali.

«Ho deciso di giocare d’anticipo e spiegare io ai bolzanini, perché non sarò a Bolzano ad aprile, come previsto. Non vorrei che si dicesse che non vengo perché ho l’influenza o chissà per quale altro motivo. Voglio si sappia che se non ci sarò, non è per colpa mia. Per me il palcoscenico è sacro: in tanti anni di carriera non ho mai annullato uno spettacolo. Non l’ho fatto quando avevo l’influenza e neppure quando è morta mia mamma. La verità, purtroppo è molto semplice, non vengo perché chi organizza l’evento non mi paga. Non solo non riceverò un euro, ma dovrò pagare di tasca mia l’assicurazione per quel giorno di otto tecnici e l’equivalente della paga di mezza giornata di queste persone che io aveva impegnato per la data dell’11 aprile».

Come è andata esattamente?

«Vengo a Bolzano da vent’anni. È una piazza che mi piace e alla quale sono molto legato. Un sentimento ricambiato dal pubblico. Per cui ero contento di portare il mio nuovo spettacolo anche nel capoluogo altoatesino. La prima data in cartellone era il 31 gennaio, al teatro Cristallo. Avevo il contratto già firmato, poi però sono sorti dei problemi con gli organizzatori. Mi hanno detto che c’era qualche difficoltà a livello economico, ma che sarebbe stata superata e mi hanno pregato di spostare la data».

E lei ha accettato.

«Sì, proprio perché Bolzano mi piace: ho guardato il calendario degli spettacoli in giro per l’Italia e ho deciso che l’unica data possibile era l’11 aprile, prima di andare a Bolzano. L’ho comunicato agli organizzatori e tutto sembrava a posto».

E invece?

«È successo che gli organizzatori non mi pagano. Si va di rinvio, in rinvio. Mi dispiace, ma a queste condizioni non sono disposto a lavorare. Purtroppo mi risulta di non essere l’unico artista a trovarmi in questa situazione. A quanto pare altri hanno dato forfait per lo stesso motivo».

Lei aveva già lavorato con il Circolo La Comune.

«Sì, e fino a due anni fa, non avevo mai avuto problemi».

Poi le cose sono cambiate.

«E mi dispiace sinceramente, perché Bolzano ha una storia per quanto riguarda il teatro. Gli artisti vengono volentieri perché il pubblico risponde bene. Certo che dopo quello che è successo a me e prima di me ad altri, le cose cambiano. D’ora in poi un artista ci penserà, non una ma mille volte, prima di mettere in programma uno spettacolo a Bolzano».



Purtroppo, “Libera Nos Domine” è solo l’ultimo in ordine cronologico degli spettacoli che vengono prima annunciati, poi spostati e infine annullati.

Il 5 dicembre dello scorso anno il concerto-spettacolo “Luci-Oh” dedicato a Lucio Battisti, era saltato perché il protagonista, il musicista e performer veronese Andrea Manganotto, era salito sul palco e - con grande imbarazzo - aveva comunicato al pubblico che purtroppo lui e la sua band non avrebbero potuto esibirsi.

Motivo?

«Il problema è che La Comune - aveva spiegato - non ci ha pagato e non ci paga. Noi siamo dei professionisti, non ci stiamo a farci trattare così».

A metà gennaio il Circolo La Comune si era visto costretto ad annullare lo spettacolo “La bibbia riveduta e scorretta”, prevista al Teatro Cristallo.

La causa?

«La sala prevista per lo spettacolo si è resa indisponibile - aveva scritto in un comunicato il Circolo - né è stato possibile spostarlo in una sala alternativa per ragioni tecniche. Ci auguriamo di riportarlo a Bolzano per la prossima stagione, in un teatro tecnicamente adatto ad ospitarlo».

Il motivo dell’indisponibilità era stata spiegata così dal “Cristallo”: «È da gennaio 2018 che La Comune è insolvente, nonostante i ripetuti solleciti. Hanno un debito mai saldato di alcune migliaia di euro. La sala tornerà disponibile anche per La Comune nel momento in cui i debiti verranno azzerati».

Sono passati i mesi da allora è cambiato qualcosa?

«Purtroppo non è cambiato nulla - spiega Francesca Lazzaro, vicedirettrice del teatro Cristallo di via Dalmazia - e proprio per questo il consiglio d’amministrazione ha deciso di non concedere più la sala al Circolo La Comune, fino a quando non provvederanno a saldare i debiti. In questi anni sono state concesse una serie di agevolazioni, adesso devono pagare».

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