La mostra che celebra i vini di Bolzano 

Da giovedì a domenica il meglio della produzione della conca: 38 cantine, 170 etichette e degustazioni



BOLZANO. Sarà una “seconda” edizione all’insegna del meglio dei vini altoatesini ma anche della cibo di qualità e delle infinite combinazioni della gola. L’edizione 95 della gloriosa “Weinkost” di Bolzano, la mostra Vini di Bolzano, che da due anni viene organizzata dall’Azienda di Soggiorno in collaborazione con la municipalità, torna a Castel Mareccio da giovedì a domenica. Un giorno, in più visto il tutto esaurito dell’edizione 2017. Seminari di altissimo livello, tre dei quali condotti dal notissimo “maestro” Daniele Cernilli, il più ascoltato critico italiano, e laboratori del gusto in collaborazione con Slow Food e alcuni dei maggiori giornalisti enogastronomici altoatesini. Sarà inoltre presente la presidente dei sommelier dell’Alto Adige Christine Mayr con uno dei laboratori più attesi. Ma non solo. L’introduzione alla mostra sarà curata da Giorgio Grai, il celebre Winemaker bolzanino, che guiderà una degustazione molto attesa sugli ultimi 50 anni di viti-enologia altoatesina. Tra le sorprese gourmet un insolito ma avvincente laboratorio sulla schiava e la cucina fusion con il recente vincitore di Hell’s Kitchen Mohamed Lamnaour. Il bello della Mostra Vini di Bolzano-Weinkost, che inizierà a Castel Mareccio giovedì 15 marzo per concludersi domenica 18, è nell'essere vetrina di una miriade di etichette di nicchia che, appunto per questo, non godono di grande visibilità e che pure sono ben note a chi ama l'eccellenza nel bicchiere, e nel loro abbinamento con la cucina del territorio che verrà proposta nei laboratori guidati da Slow Food. Nei quattro giorni, i visitatori si troveranno di fronte soprattutto a piccole e carismatiche case chiamate a raccontare, assieme a un drappello di cantine di diverse dimensioni la fastosità e la ricchezza enologica di Bolzano e dintorni, dell'oltre Adige, della val d'Isarco, del Burgraviato. Più di 170, tra bianchi, rossi, rosati e bollicine, le etichette protagoniste, tutte espressione di una terra di straordinaria vocazione, come spiega Josephus Mayr, presidente del Consorzio di tutela del Santa Maddalena oltre che proprietario dell'Unterganznerhof, e «di un'innovazione continua nella qualità e nella sfida con i gusti nel segno della grande tradizione e della cultura enologica del territorio». Giovedì si parte con la “lectio magistralis” di Giorgio Grai sugli ultimi 50 anni di enologia altoatesina. Si prosegue alle 21 con un laboratorio Strudel&Co, i Dolci delle Dolomiti, tra cui krapfen e pani alla frutta, in abbinamento con i vini dolci e passiti dell’Alto Adige. Venerdì si inizia alle 10 con il mercatino dei sapori Slow Food e i primo dei laboratori sulla schiava che metterà in confronto il vino con i prodotti di alta Norcineria dell’Alto Adige, ovvero Speck e salumi. Alle 16 il primo attesissimo seminario di Daniele Cernilli su Schiava Mia, il vino quotidiano dell’Alto Adige nelle sue diverse espressioni. Alle 18 il laboratorio sul graukäse in abbinamento a schiave rare, mentre alle 21 Mohamed Lamnour, interpreterà la Schiava in piatti di cucina fusion e creativa. Sabato il laboratorio con il presidio Slow Food della pecora con gli occhiali e vini bianchi insoliti. Alle 15 Daniele Cernilli si occuperà di Lagrein mentre alle 18 la presidentessa dei Sommelier dell’Alto Adige parlerà di Lagrein e delle carni che vengono prodotte in Alto Adige, tra queste anche quelle di Zebù allevate dal celebre contadino di Barbiano Harald Gasser.

Alle 21 il Lagrein tornerà protagonista con i salumi di selvaggina. Domenica Daniele Cernilli presenterà una degustazione sui vini bianchi dell’Alto Adige mentre si svolgerà fuori dalle mura “la festa sul prato” con la preparazione della polenta dei vignaioli a base di pancetta e formaggio da abbinare ai vini tradizionali altoatesini. Alle 17 laboratorio “made in Italy” con cibi e prodotti fermentati, a partire dalle mozzarelle eseguite dal vivo e abbinate ai vini biologici altoatesini. Chiuderà la serie di incontri un laboratorio sulla storia e la tradizione della polenta in Bassa atesina. Vini e prodotti saranno in degustazione tutti i giorni ad un costo di ingresso di 5 euro più 1 euro per ogni assaggio o a 25 euro con 22 assaggi per una durata di 3 ore. La quota di partecipazione ai laboratori di Slow Food è di 5 euro ma occorre prenotare. Info 0471 307000; info@bolzano-bozen.it, prenotazione tavoli: 349 2680028













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