le richieste dell’associazione 

La Museumverein: giù le mani dal Civico

BOLZANO. «Tutto quello che riguarda il Civico riguarda anche noi. Per cui: qualunque cosa decidiate dovrete consultarci». È un messaggio forte e chiaro quello che il Museumverein, la Società del...



BOLZANO. «Tutto quello che riguarda il Civico riguarda anche noi. Per cui: qualunque cosa decidiate dovrete consultarci». È un messaggio forte e chiaro quello che il Museumverein, la Società del Museo manda intorno alla questione polo museale: spostamento sì o no, riqualificazione, accorpamento con quello di Ötzi, in centro, quasi centro o Virgolo. La ragione? Non solo sentimentale. Spiega il presidente Gerald Mair: «Bisognerebbe sempre ricordare che l'attuale Civico è stato realizzato grazie all'iniziativa del già esistente Verein che (in epoca ancora asburgica ndr), a fronte di una spesa per realizzarlo di 150mila Gulden, ha sostenuto un costo di contribuzione di 35mila». Per questo la Società considera l'edificio oltreché come propria sede legale e effettiva anche come propria eredità. Una questione anche patrimoniale insomma. Questo dato, cioè l'inserimento in prima persona del Museumverein a pieno titolo nel Civico, sarebbe , per Mair, “passato nel dimenticatoio”. Il perché è presto detto: nel 1932 l'allora amministrazione fascista acquisì in modo giudicato forzato la gestione del museo cittadino, togliendola di fatto alla Società. E' questa la ragione per cui ora , dice sempre il presidente " rivendica il diritto di essere coinvolta nel processo decisionale e pone l'accento - insiste Mair - nel fatto che la futura sistemazione delle proprie collezioni in un costituendo polo museale non potrà avvenire senza il proprio con consenso". Insomma, un chiaro : noi siamo qui. E il Comune che dice? «Beh, ho poco da dire - risponde Renzo Caramaschi - perché il museo è della città ma il bando per una manifestazione di interesse rivolto agli imprenditori per creare un nuovo Polo è della Provincia. Finchè la commissione installata da palazzo Widmann con un solo nostro rappresentante non comunicherà la propria decisione in merito alle tre proposte c'è solo da aspettare». Ma il sindaco va oltre: «È naturale, comunque, e con questo rispondo a Mair, che la Società del Museo sarà assolutamente coinvolta nelle consultazioni come altri portatori di interesse quando si discuterà finalmente nel merito». Poi Caramaschi chiosa: «Mi fa comunque un po' specie tutta questa attivazione preventiva senza neppure sapere cosa contengono le proposte. Soprattutto quella del Virgolo che mi pare quella che crea più agitazione. Commercianti, Lega, qualche Svp, sembra che sappiano già tutto. Io invece non so nulla e aspetto di farmi delle idee senza pregiudizi...». Sulla stessa posizione di attesa anche Giuliano Vettorato, neo assessore provinciale alla Cultura e vicepresidente in giunta: «Ho alcune mie idee a proposito del possibile nuovo polo museale. Ma so anche che la Provincia ha in corso una valutazione che, conoscendo il livello degli esperti coinvolti nella commissione, mi pare sia molto qualificata. Ci sarà poi tempo, una volta letti i pareri, di discutere. E di discutere con tutti i soggetti coinvolti. Pro e contro». (p.ca.)















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