bici elettrica 

La prima volta in cima con la e-bike

BOLZANO. Quando, dopo aver scalato i 15 tornanti, si ferma sotto il cartello di Passo Mendola (1.362 metri), Helmut Dibiasi, 56 anni di Egna, capo magazziniere della Cooperativa frutticoltori Roen di...



BOLZANO. Quando, dopo aver scalato i 15 tornanti, si ferma sotto il cartello di Passo Mendola (1.362 metri), Helmut Dibiasi, 56 anni di Egna, capo magazziniere della Cooperativa frutticoltori Roen di Caldaro, sprizza felicità da tutti i pori. La conquista del passo, per la prima volta in bici, segna per lui l’inizio di una “nuova” vita: «Fumavo un pacchetto di sigarette al giorno, ho deciso di smettere e per non ingrassare, ho iniziato ad andare in bici. Però 95 chili sono troppi per cominciare a pedalare e così mi sono preso una e-bike. La fatica la fai comunque, ma è fattibile».

Dibiasi fa parte di quell’esercito crescente di ciclisti che hanno abbandonato la bici tradizionale per convertirsi all’elettrico e ridurre un po’ la fatica; oppure hanno scoperto il fascino delle due ruote proprio grazie alle bici a pedalata assistita di ultima generazione sia in versione mountain bike che da corsa. Questa è una nuova fetta di potenziale clientela alla quale punta anche la Mendola, tanto che i ristoratori si sono già dotati del sistema per la ricarica delle batterie.













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