Le opposizioni provano la spallata 

La mozione di sfiducia. Centrodestra, neofascisti e M5S uniti per far cadere Caramaschi. Si sfilano, invece, i forzisti Sigismondi e Benussi Accuse all’esecutivo comunale su tram, Areale Fs e sicurezza. La Svp sceglie Walcher come vicesindaco e Konder come assessore


Paolo Campostrini


Bolzano. Le opposizioni provano la spallata. «Dopo Baur, che se ne vada anche il sindaco e la giunta», dicono stretti insieme (ma non appassionatamente) Lega e CasaPound, 5 Stelle e Uniti per Bolzano, Unitalia e Fratelli d'Italia. Le loro firme, con quella di Caruso del gruppo misto ma senza Sigismondi e Benussi di FI che si sono sfilati, sono in calce ad una mozione di sfiducia che parte dall'Areale ("poca trasparenza") e arriva al tram ("poco ascolto) passando per la sicurezza ("poca attenzione"). Uniti contro la giunta un po' meno sul resto. Ognuno punta sui suoi temi identitari più che su un programma alternativo. E senza mai evocare prove di dialogo che sfiorino quelle di una coalizione possibile nonostante i grillini ci siano tutti a fianco del centrodestra.

Infatti Filippo Maturi, allenato al Transatlantico, para subito l'ipotesi di una possibile riproposizione municipale del governo gialloverde: «Un conto è essere uniti nello smontare le cose, un conto è essere d'accordo su come rimontarle». Ma per il resto, tutti a chiedere le dimissioni della giunta. Senza andare per il sottile: a Fortini, Giacomoni e Gaianigo vanno bene le motivazioni per le quali Baur ha sbattuto la porta («L'unico committente ci fa paura e l'Areale sarà un ghetto» sibilano i grillini), al centrodestra un po' meno, tranne a Puglisi Ghizzi che vorrebbe lo “spezzatino” ma quello che conta è che col vice dimissionario «la giunta non è più quella che ha iniziato la legislatura» dice Giovannetti. E in ogni caso, per tutti, è il percorso che non andrebbe: «Sul tram gli assessori litigano, che ci dicano finalmente tutti come la pensano» chiede Forest mentre Galateo, Giacomoni e Caruso lamentano una serie di passaggi del progetto in cui il consiglio, ma soprattutto le opposizioni, sono state tenute all'oscuro. «E poi - aggiungono - dovrebbe essere la maggioranza a chiedere una verifica dopo l'addio di Baur, non noi. E invece sembra sia la cosa più normale del mondo». E mentre Maturi chiarisce che «qui non si tratta di fiducia ma di dignità. Perchè la fiducia gli elettori alle ultime elezioni l'hanno già tolta, mentre la dignità imporrebbe che si dimettessero tutti volontariamente», anche Nevola, anch'egli della Lega, fa emergere anche il tema della sicurezza: «Il Daspo va esteso a tutta la città, il taser introdotto e attuato il piano città sicure con l'esercito». E qui, i 5Stelle ondeggiano. Forse, per loro, comincia ad essere troppo questo tavolo unitario. In ogni caso, prova a tenere insieme Forest, quello che si chiede è una verifica e la mozione di sfiducia a questo punta.

La replica del sindaco

E il sindaco, che dice? «In realtà- spiega Caramaschi - la verifica noi l'abbiamo già programmata. Semplicemente perchè è scritta nel regolamento. Avverrà quando si tratterà di includere il nuovo assessore indicato dalla Svp: in quell'occasione, dunque molto presto, ci conteremo. Mozione o non mozione, stiano tranquilli». Quella sera la giunta dovrà contare sulla maggioranza di almeno 23 voti dei suoi 25 potenziali. «E penso che le opposizioni i 23 se li debbano ancora sognare». Anche perché Gennaccaro voterà lealmente per la sua maggioranza mentre la Pifano, ex 5 Stelle, potrebbe anche sfilarsi dall'opposizione. Ma scusi sindaco, e la trasparenza sui contenuti del progetto Areale di cui le imputano l'assenza? «Sono tenuto a rispettare leggi e regolamenti e finché la giunta provinciale non avrà definito il testo io e il consiglio comunale è inutile che ne parliamo. Ne discuteremo, e a lungo, immagino per giorni, quando anch'io avrò il progetto conclusivo».

La Stella alpina

Dopo le dimissioni di Baur la Svp cittadina ha scelto ieri sera Luis Walcher come vicesindaco, a cui andrà anche l’urbanistica e Stephan Konder come assessore alle attività economiche e ai castelli.













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