Lorenzini: «Corso Libertà? Un lungo asse pedonale» 

L’assessora alla viabilità: Non c’è altra strada che la chiusura al traffico privato Un modo perché si arrivi ad un’unica direttrice, da via Museo a piazza Gries



BOLZANO. Come si fa ad interrompere la discesa di corso Libertà? "Con la Ztl". In Comune lanciano l’ultima àncora. Traduzione: un lungo asse pedonale, la trasformazione della via trafficata in "boulevard" da passeggio, via le auto, dentro solo bici e bus, giardino della Vittoria trasformato da luogo di fuga a stazione di posta. È il vecchio sogno di Luigi Spagnolli che potrebbe diventare realtà. Quando, tre, quattro anni fa l’ex sindaco l’aveva teorizzato, in molti avevano girato pagina: "Vedo un’unica direttrice di transito, come un lungo corso pedonale da via Museo a piazza Gries". Adesso la prospettiva diventa scenario plausibile. "Non c’è altra strada - conferma Maria Laura Lorenzini - che non sia la chiusura al traffico privato e l’apertura al corso pedonale. I commercianti magari saranno perplessi all’inizio - spiega l’assessora alla viabilità - ma tutte le esperienze in questo senso hanno poi prodotto vita e consumi". Lo schema è fissato ed è questo:

1) prima dell’avvio del lavori di scavo in piazza Vittoria previsto per il 2019, già quest’anno verranno avviati i cantieri per la risistemazione del corso al fine di consentire di ospitarvi, anche col cantiere del garage in azione, il mercato del sabato; 2) previsti interventi di livellamento (oggi i marciapiedi sono più alti del fondo stradale) per poter accogliere le bancarelle; 3) la ciclabile diventerà una sola. Ma a doppio senso. Oggi, corrono sia a destra che a sinistra in un unico senso creando problemi di convivenza con pedoni, bus e auto. Domani il corso ne vedrà solo una sulla sua destra; 4) una volta conclusi i lavori per il parcheggio sotto la piazza, via al ridisegno della stessa in senso razionalista; 5) concluso questo step, si prevede (nell’immediato o dopo qualche mese di sperimentazione) la trasformazione di corso Libertà in Ztl, aperto solo ai mezzi pubblici e alle bici; 6) alle auto in uscita dal nuovo garage sarà consentito solo di uscire dalla rampa del corso nei pressi del limite estremo della piazza, per dirigersi verso il centro, le automobili in entrata lo faranno su via Battisti; 7) interventi anche sul giardino dietro il monumento con l’idea di riqualificarlo di inserirvi anche un punto di ristoro.

L’idea di Ztl è una di quelle che in Comune stanno gestendo con molta attenzione. "Perché la prospettiva - insiste l’assessora Lorenzini - è di estenderla anche nel tratto finale del corso da piazza Mazzini a piazza Gries con una serie di sperimentazioni iniziali per saggiarne la compatibilità". Ecco dunque l’àncora di salvezza per il Corso. Inserirlo in un "unicum" pedonale che renda naturale l’attraversamento del ponte Talvera provenendo da via Museo. Per fugare le perplessità dei commercianti si portano a supporto una serie di considerazioni: con la situazione attuale le auto comunque hanno serie difficoltà a trovare parcheggio tra bus e ciclabile; le esperienze di trasformazione di settori viari in Ztl ha sempre portato ad un incremento delle presenze pedonali. Infine, alla Ztl sarà connesso un vasto programma di iniziative per riempire i portici piacentiniani e la via stessa di iniziative per saggiarne l’attrattività turistica come snodo centrale della Bolzano modernista. Corso Libertà diverrebbe il completamento del percorso storico e commerciale della città: dal centro gotico a quello razionalista. In questo scenari avrà sempre maggiore importanza il contenuto riqualificativo del progetto ex Pascoli. A tal punto che la stessa ipotesi rilanciata del M5S di portare il corso Libertà il museo di Ötzi sta aprendo una inedita riflessione: «Non voglio spingermi oltre - anticipa Maria Laura Lorenzini - perchè il progetto in atto è costoso ed è avviato. Ma la crisi di Condotte e le mutate esigenze della città, con l’arrivo della Lub, credo possano almeno indurci ad aprire un confronto... I turisti che passeggiano sul corso per andare a visitare la mummia - conclude - potrebbero costituire il definitivo rilancio anche commerciale di tutto l’asse oltre il monumento...». Per ora, è solo una suggestione. (p.ca.)















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