Lotta alla povertà, il Banco Alimentare ora ha un magazzino 

Autorità e volontari ieri all’inaugurazione in via Buozzi 18 Ora non sarà più necessario scendere a Trento per rifornirsi



BOLZANO. Che l’Alto Adige sia una provincia ricca è assodato. Meno noti, invece, sono i dati sulla povertà, che esiste anche in quella che è considerata una delle più prospere provincie d’Europa ed è più diffusa di quanto si è portati ad immaginare. E purtroppo interessa sempre più persone. Questo è il concetto comune a tutti gli interventi di chi, ieri pomeriggio, ha presenziato all’inaugurazione del nuovo magazzino viveri (dotato di cella frigo) del Banco Alimentare del Trentino Alto Adige, al secondo piano del palazzo al civico 18 di via Buozzi. Tanti i volontari presenti all’importante evento che ora consente alle associazioni di non dover scendere ogni volta a Trento per caricare i viveri da distribuire sul territorio. A fare gli onori di casa, il direttore del Banco Alimentare dell’Alto Adige, Antonino Deola che ha ringraziato la Provincia per il fondamentale sostegno, nella persona dell’assessora provinciale alla salute, sport, politiche sociali e lavoro Martha Stocker, presente all’appuntamento, e della dottoressa Petra Frei, il Comune di Bolzano, rappresentato dall’assessore Sandro Repetto, la Provincia di Trento, nella persona del consigliere Walter Viola, entrambi presenti in via Buozzi, la Fondazione Cassa di Risparmio, per l’occasione rappresentata dalla giudice Luisa Zamboni, membro dell’organo di indirizzo. Zamboni, che è giudice delle esecuzioni mobiliari del tribunale di Bolzano, ha sottolineato come le situazioni di povertà siano in netto aumento. Un grazie alla Fiera di Bolzano nella persona del direttore Thomas Mur, con cui è iniziata una proficua collaborazione da quando scoppiò lo scandalo del cibo ritrovato nei bidoni della spazzatura. Deola ha poi ringraziato i fornitori, in primis il gruppo Aspiag Despar, rappresentato ieri dal direttore Robert Hillebrand, grazie ai quali il Banco Alimentare è in grado di dare alle associazioni sul territorio 1400 tonnellate di prodotto. E poi, un grande grazie alle oltre 50 associazioni operative su tutto il territorio, dalla Volontarius alla Croce Rossa Italiana, dalla parrocchia di San Vigilio a Merano alla Caritas, da La Strada alla società San Vincenzo de’ Paoli. Menzione particolare per gli alpini, instancabili e sempre presenti ad ogni iniziativa, a partire dalla colletta alimentare. Non solo: in occasione della raccolta compiuta durante la recente adunata, una parte del ricavo - 25 mila euro - è stato devoluto al Banco Alimentare. Ieri, alla cerimonia erano presenti Maurizio Pinamonti e Paolo Frizzi, rispettivamente presidente e vice dell’Ana trentina. Il vescovo Ivo Muser ha benedetto la struttura, dopo la lettura di un brano del Vangelo secondo Matteo da parte di Paolo Valente, direttore della Caritas di Bolzano. «Il bene – ha ricordato il vescovo, sottolineando l’impegno del Banco e dei volontari – deve sempre essere concretizzato, non può rimanere teoria. E voi, che aiutate chi ha più bisogno, siete il migliore esempio». Momento di commozione quando Duilio Porro, presidente del Banco Alimentare Alto Adige, ha ricordato che il nuovo magazzino è intitolato a Luca Rapaggi, instancabile volontario scomparso qualche anno fa. Presenti anche il vice presidente Luca Merlino e il direttore generale nazionale Giuseppe Parma. Oltre a Georg Oberrauch, patron del gruppo Sportler, che ha messo a disposizione i locali. Le persone assistite in regione sono 19.624 (dato del gennaio 2017), con un incremento del 92,77% negli ultimi sei anni. Circa la metà del totale degli alimenti distribuita nel 2017 è confluita alle associazioni altoatesine per un controvalore economico di circa 2.234.000 euro. In media, ogni persona ha ricevuto circa 73 chili di alimenti a testa.













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