Lutto, addio alla regina dei teleromanzi anni ’60

Rosella Spinelli si è spenta nei giorni scorsi, notizia resa pubblica dopo le esequie Esordio teatrale con Dario Fo, grande attrice televisiva fece di Merano la sua casa



MERANO. La notizia della sua scomparsa è avvenuta ad esequie già avvenute lasciando un senso di tristezza tra le persone che l’hanno conosciuta e frequentata.

In particolar modo in ambito teatrale, anche qui nella nostra città. Perché Rossella Spinelli, è di lei che diamo l’annuncio della dipartita, al termine di una lunga carriera d’attrice, iniziata nel 1959 nella Compagnia di Dario Fo, nella seconda metà degli anni Ottanta aveva scelto la nostra città quale luogo in cui vivere. E, nonostante un carisma inconfutabile derivato dai suoi luminosi trascorsi d’attrice, non ebbe tentennamenti nell’avvicinarsi alla realtà teatrale amatoriale cittadina rappresentata dal Piccolo Teatro di Mario Tartarotti. E il suo impulso portò alla rappresentazione, in particolare, di due lavori teatrali: “Piccola città” di Thornton Wilder e una riduzione teatrale di “Anna Karenina” tratta dal romanzo di Lev Tolstoj.

Ma nella nuova realtà in cui aveva scelto di vivere fu sempre disponibile a offrire il suo apporto di esperienza e conoscenza in ambito culturale. E in molti innanzi alla notizia della sua scomparsa si sentiranno un po’ più tristi.

Rossella Spinelli era nata a Milano nel 1937, ben presto, dal suo esordio nel mondo teatrale con Dario Fo, accanto ad un’intensa carriera sul palcoscenico, affiancò un altrettanto prolifica carriera televisiva in quei serial televisivi che caratterizzarono il piccolo schermo degli anni Sessanta: i teleromanzi. Di quel mondo fu una delle protagoniste di prima grandezza rivestendo ruoli importanti in quegli indimenticabili, Il mulino del Po, Demetrio Pianelli, Tutto da rifare povero uomo, Le mie prigioni, David Copperfield ed altri teleromanzi. Delle commedie in cui fu protagonista vogliamo citare “Spettri” di Ibsen” e “Così è se vi pare” di Pirandello. Ma anche in ambito teatrale lungo sarebbe l’elenco da citare. La sua intramontabile bellezza si è guadagnata le copertine diriviste di spettacolo per anni, e la sua generosità e il suo essere alla mano hanno affascinato intere generazioni.

Per chi ha avuto il piacere di conoscerla resteranno vivi nella mente i suoi occhi folgoranti e pieni di vitalità che erano il punto focale della sua persona, così come la sua piena disponibilità all’amicizia.

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