BOLZANO. Le categorie economiche intervengono subito sul protocollo di intesa per la mobilità cittadina. «Misure e investimenti importanti che salutiamo con favore. E’ però indispensabile accompagnare questo piano a lungo termine con soluzioni concrete che migliorino fin da subito la mobilità nel capoluogo», commenta il presidente di Assoimprenditori Federico Giudiceandrea, «La raggiungibilità e gli spostamenti interni stanno creando sempre maggiori difficoltà alle imprese bolzanine, in particolare a quelle operanti a Bolzano Sud. In un recente incontro con il Comune, cui hanno partecipato una cinquantina di aziende del capoluogo, sono state individuate alcune proposte concrete: raddoppio della corsia di accesso all’autostrada/MeBo di via Einstein dalla rotonda all’altezza del distributore Agip; collegamento diretto tra via Buozzi e le strade laterali (via Frischin, via Marie Curie e via Maestri del lavoro); completamento della pista ciclabile fino ai nuovi insediamenti aziendali oltre vie Einstein. Un intervento urgente è necessario anche per quanto riguarda la messa a disposizione di parcheggi per facilitare l’accesso a collaboratori, clienti e fornitori delle imprese della zona industriale». Conclude Giudiceandrea: «Poter disporre di un sistema di mobilità e logistica efficiente rende le imprese più competitive». Anche la Cna incalza sui tempi. «Speriamo che il tempo trascorra in fretta. Verrebbe da dire così, analizzando il piano strategico della viabilità del capoluogo denominato Agenda Bolzano: sono previsti 6 anni per i primi interventi per un miglioramento iniziale ma significativo, 12 anni per una completa sistemazione della viabilità del capoluogo», commenta il presidente Claudio Corrarati, «Si aggiorni subito l’Agenda Bolzano con alcune soluzioni che non devono essere viste come definitive, ma solo come complementari al raggiungimento degli obiettivi finali: digitalizzazione del sistema semaforico; aperture ai mezzi di lavoro, in condizioni straordinarie di traffico, dei percorsi attualmente vietati; bonus fiscale per i prossimi 5 anni a chi utilizza mezzi pubblici; estensione della zona Ztl in tratti di città complementari allo spostamento di merci e dei veicoli delle attività produttive».

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