Martiri del 3 Maggio, sì alla targa 

La promessa del sindaco dopo la protesta di Cavattoni. Interviene anche l’Anpi



BOLZANO. Al termine della cerimonia di ieri per l’avvocato Loew Cadonna, deportato ed ucciso ad Auschwitz, il sindaco Caramaschi ha incontrato Marco Cavattoni, figlio di Andrea, uno dei sopravvissuti all’eccidio del tre maggio in Zona industriale. Cavattoni aveva protestato davanti al muro della Lancia con un cartello appeso al collo con i nomi dei morti e dei feriti di quella tragica giornata. Da anni, i familiari chiedono che si posta una targa con tutti i nomi per onorarne la memoria. Il sindaco ha assicurato che il Comune ci sta lavorando, e che l’impegno verrà onorato. Sulla questione interviene anche l’Associazione partigiani dell’Alto Adige. «È ora - dice il presidente dell’Anpi Guido Margheri - di collocare lapidi per ricordare i nomi delle vittime delle stragi naziste del 3 maggio, in zona industriale, come già proposto all'Anpi e al Comune da una ricerca indipendente, e negli altri luoghi dove si svolsero». Per l’Anpi va completato il ricordo e il riconoscimento dei luoghi e delle persone legate alla Deportazione e alle Resistenze. «Consideriamo importante completare un ideale percorso della memoria cittadino con strade o luoghi intitolati ai componenti del CLN di Bolzano deportati a Gusen "I 7 di Gusen" dopo l'esecuzione di Manlio Longon; agli esponenti delle Resistenze come Andrea Mascagni, Karl Ludwig Ratschiler "Ludi", Franca "Anita" Turra, Nella "Lilli" Mascagni; ai protagonosti di atti rilevanti di solidarietà come Lucillo Merci; agli Internati Militari Italiani come Orazio Leonardi; ai disertori e agli obiettori di coscienza. Rimane aperta la questione dell'intitolazione del Realgymnasium di Via Fago dopo la revoca della precedente intitolazione ad un personaggio compromesso con il nazismo e la repressione della "Rosa Bianca" e la raccolta di firme promossa da ANPI e quotidiano Alto Adige per intitolare la scuola a Josef Mayr Nusser o alla giovani della Rosa Bianca». Margheri auspica anche «una pulizia complessiva dei siti monumentali e delle targhe esistenti che in alcuni luoghi sono in cattive condizioni». Chiesta anche la realizzazione dell'iniziativa finalizzata a ricordare tutte le persone internate nel lager di Bolzano riprtando mediante proiezione o altri mezzi tecnici i nomi conosciuti degli internati».













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