La presentazione

Merano si candida a capitale italiana della cultura 2020

Illustrato dal sindaco Paul Rösch e dal vicesindaco Andrea Rossi il vasto dossier di appuntamenti e investimenti per una spesa totale che si aggirerà sui 12,6 milioni di euro



MERANO. "La piccola Europa d'Italia": è questo il motto con il quale Merano ha deciso di candidarsi come capitale italiana della cultura 2020. Il sindaco Paul Rösch e il vicesindaco Andrea Rossi hanno presentato in una conferenza stampa in municipio, la documentazione inoltrata al Ministero dei Beni culturali illustrando anche i numerosi punti del programma e gli investimenti previsti.

 Anche la città di Merano ha accettato la sfida e ha spedito il proprio dossier, un documento che consta di 60 pagine per candidarsi a città italiana della cultura 2020. "Il fatto che in riva al Passirio i due gruppi linguistici, quello italiano e quello tedesco, siano parimenti rappresentati ha reso Merano una sorta di piccola Europa d'Italia. E questo è anche il motto che ispira la nostra candidatura" - ha sottolineato Rösch.

Una città di cultura con due anime "Il nostro obiettivo - in questo confronto che ci vede concorrere con altre 45 città italiane - è convincere il Ministero delle peculiarità storiche e culturali che contraddistinguono Merano - ha precisato il vicesindaco Rossi - Merano è una città con due anime: per noi l'incontro di queste due diverse anime e delle rispettive sensibilità è l'aspetto fondamentale. In fin dei conti non viene premiata e riconosciuta la capitale della cultura italiana, bensì la capitale italiana della cultura".

Con questa visione innovativa e anche un po' provocatoria Merano vuole dinstinguersi dalle altre città concorrenti. Fra le iniziative programmate figura un congresso intitolato "Le Merano d'Europa", un'officina del pensiero nell'area delle caserme, una nuova serie di concerti battezzata "cc – connection/concerts" e previste nell'ambito delle Settimane musicali meranesi, un'accademia degli alunni, ovvero una rete di interazione e comunicazione per tutti coloro che hanno frequentato le scuole a Merano.

Il dossier elenca anche nel dettaglio gli investimenti che l'amministrazione intende attuare e che ammontano complessivamente a 12,6 milioni di euro. Con questi fondi verrà ad esempio finanziata la realizzazione di una nuova succursale della biblioteca a Sinigo (550.000 euro), di un sede per Ò.P.L.A., l'archivio dei libri d'artista per bambini (1,3 milioni di euro), di un collegamento diretto fra la cappella di Santa Barbaba e il Palais Mamming Museum (400.000 euro) nonché di un percorso sopra i tetti di Merano (350.000 euro). Ma sono state preventivate anche altre spese, che a prima vista non sono direttamente collegate al settore cultura, come ad esempio per la creazione di un nuovo bikepoint (510.000 euro) e l'ampliamento della rete di passeggiate e sentieri pedonali (535.000 euro). "Molte altre città che hanno partecipato in passato a questo concorso, hanno presentato programmi di spesa assai più onerosi. I nostri progetti verrebbero finanziati con i mezzi in parte già stanziati dall'Amministrazione comunale, con il contributo di un milione di euro garantito dal Ministero, con contributi da parte di istituzioni private e pubbliche, con sponsorizzazioni, marketing e con gli introiti derivanti dalla vendita dei biglietti di ingresso alle varie manifestazioni", ha chiarito Rossi.

Costo della candidatura: 250 Euro Per evitare costi eccessivi, la predisposizione del dossier non è stata affidata - nel rispetto della delibera adottata a questo riguardo dalla Giunta comunale - a una agenzia esterna, ma sono stati gli uffici comunali a farsi carico, assieme a numerosi operatori culturali della scena meranese impegnatisi a titolo volontario, di elaborare tutta la documentazione necessaria per poter partecipare al concorso. Ciò ha consentito di contenere i costi di produzione del materiale in 250 euro, spesi, questi, per la stampa del dossier. Il sindaco Rösch ha voluto sentitamente ringraziare le cinquanta persone che hanno collaborato con i funzionari del Comune.













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