Metrobus, monta la protesta dei commercianti

In viale Druso molti saranno costretti a traslocare Intanto la Provincia ha stanziato un altro milione


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Paolo Boragine gestisce da anni la profumeria omonima in viale Druso e quando ha sentito parlare per la prima volta - alcuni anni fa - del progetto per il metrobus da Bolzano a Caldaro ha storto il naso. Poi ha sperato che l’iniziativa si arenasse, anche perché nemmeno i Comuni dell’Oltradige sono convinti che servirà a risolvere il problema traffico su un asse tra i più trafficati della provincia (almeno 25 mila pendolari al giorno). Poi, appena ha capito che Comune e Provincia facevano davvero sul serio, ha deciso di attivarsi con una raccolta firme. «Il progetto - spiega - così non va. La raccolta firme sta andando benissimo. Hanno già aderito 30 commercianti, ma tra poco coinvolgeremo anche i privati. La strada, nel tratto tra via Sorrento e via Palermo, sarà ampliata. Un metro e mezzo da una parte e dall’altra. E ciò comporta anche il sacrificio di decine di parcheggi». Qualcuno sarà anche costretto a chiudere, traslocare o passare la mano. «Pensate che il gommista, in viale Druso, possiede i muri - prosegue Boragine - ma c’è il serio rischio che a causa del passaggio del metrobus sia costretto ad affittare spazi idonei altrove. E i suoi locali, senza posti auto davanti, difficilmente saranno presi in considerazione da altri. Un colpo durissimo per il commercio bolzanino e questo solo per risparmiare due minuti con il metrobus. Ma ne vale davvero la pena?».

Intanto la Provincia, nell’ultima seduta di giunta, ha deciso di sostenere con un contributo «ad hoc» di 1 milione e 190 mila euro il primo lotto per la sistemazione di viale Druso, nel tratto tra via Mendola e via Resia. Nella delibera sono indicati, nel dettaglio, anche i costi complessivi del primo lotto, che ammontano a poco meno di 3 milioni di euro (2,906 milioni per la precisione). Una parte significativa, poco più di mezzo milione, sarà a carico della Seab. Il progetto e il relativo preventivo sono stati elaborati dall’ingegner Enrico Corsari. Gli interventi previsti (e contestati da commercianti e residenti) prevedono, nel dettaglio, l’allargamento della carreggiata a 10,50 metri con tre corsie di marcia per la realizzazione della corsia preferenziale per il metrobus, la costruzione di un marciapiede-ciclabile sul lato sud, la demolizione del marciapiede e dell’aiuola esistente e la costruzione di un marciapiede sul lato Nord di viale Druso.

Il consigliere Della Ratta, pur essendo in maggioranza, critica il progetto e condivide le perplessità dei commercianti: «Il costo totale del tracciato cittadino del metrobus sarà di 10 milioni (rispetto ai 6,5 preventivati). Considerato che il progetto è stato imposto dalla Provincia, perché quest’ultima non paga interamente i costi?».

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