il caso

Migranti, l'Austria vuole portare a zero gli ingressi illegali

Alla vigilia delle elezioni il ministro Sobotka lancia un chiaro segnale "ai passatori, ma anche all'Italia"



BOLZANO. Alla vigilia delle elezioni politiche, l'Austria torna ad alzare i toni sul tema migranti. «L'obiettivo è quello di portare gli ingressi illegali a zero», ha proclamato il ministro degli interni Wolfgang Sobotka durante un sopralluogo al nuovo check point ferroviario al Brennero.

Dal valico, l'Austria lancia «un chiaro segnale ai passatori, ma anche all'Italia contro ogni forma di lasciapassare», come ha aggiunto il governatore tirolese Guenther Platter. I riflettori delle telecamere oggi erano puntate sulla piccolissima stazione ferroviaria di Seehof, che si trova a due passi dal confine e dove di solito solo pochi treni si fermano durante il loro viaggio lungo la linea del Brennero.

Nei mesi scorsi qui è stato realizzato una struttura per consentire i controlli dei treni in transito, sia passeggeri che merce. Si tratta di un apposito binario con passerelle e potenti fari, come anche container per lo svolgimento delle pratiche di identificazione. Questo check point alleggerirà - è stato spiegato - le stazioni di Brennero, Steinach e Innsbruck, evitando così anche rallentamenti al traffico ferroviario internazionale.

Come ha ribadito l'esponente di spicco del partito popolare, «con i controlli sui treni merci vogliamo salvare le vite dei migranti e fermare i passatori senza scrupoli». Secondo le autorità austriache, il numero dei migranti intercettati su treni merce è in crescita. Solo questa settimana sono state 31 persone, ha detto il capo della polizia tirolese Helmut Tomac, informando che nei giorni scorsi anche un minorenne è stato trovato nascosto su un treno merce.

I dati comunque non sembrano allarmanti. Infatti, quest'anno in Austria sono stati intercettati finora 6.800 migranti, non registrati in un altro paese dell'Ue. Il numero è molto inferiore a quello del 2016. L'Austria punta però a portare il numero a zero.

Secondo il ministro, «le autorità austriache devono sempre sapere chi si trova sul territorio nazionale, quando e dove». In questi giorni - ha detto - è stato fermato un simpatizzante della jihad. «L'Austria non deve diventare un luogo del diritto, per questo vanno intraprese tutte le misure per garantire la sicurezza», ha aggiunto il ministro degli interni.

Sobotka ha inoltre riferito di contatti in corso tra Vienna, Roma e Berlino per estendere i «controlli trilaterali, che vengono già effettuati con successo sui treni passeggeri, anche ai treni merce». Secondo il governatore tirolese Platter, «gli interventi messi in atto al Brennero per fermare gli ingressi illegali funzionano, anche grazie all'effetto deterrente».

L'anno scorso sono state infatti realizzate le strutture per una barriera stradale, finora mai entrata in funzione, ora è stato istituito anche il check point per i treni, dove non saranno impegnati solo poliziotti, ma anche soldati. Per Sobotka prevenzione è la parola d'ordine, «nessuno può prevedere gli sviluppi dei flussi migratori e la situazione internazionale».













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