Negozi aperti domenica, è il caos

Oggi lavorano Centrum e Twenty. Gli esercenti: «Consumatori disorientati»


Valeria Frangipane


 BOLZANO. Domenica scorsa erano aperti i negozi del centro storico mentre in tutto il resto della città le serrande sono rimaste abbassate. Oggi in Zona apre il Twenty di via Galilei (dalle 9 alle 22 e per l'occasione regalerà le castagne di Velturno!) ed il Centrum di via Galvani, mentre i negozi del resto della città resteranno chiusi.  La sensazione tra i consumatori e parecchi addetti ai lavori è che i commercianti dovrebbero iniziare a mettersi d'accordo sulle deroghe perché il rischio di far confusione e di ottenere l'effetto contrario è elevato.  La questione ben nota è una sola: la legge provinciale permette ai negozianti di lavorare solo sette domeniche l'anno. Quattro se ne vanno a dicembre per il Natale, ne restano altre tre.  Il problema è che con le altre tre ognuno fa quel che vuole e "balla da solo".  Manco a dirlo spesso il risultato finale non è soddisfacente per nessuno ed il flop di domenica scorsa nonostante la città brulicasse di turisti tedeschi scesi in Alto Adige per il ventennale della riunificazione della Germania, la dice molto lunga.  Luciano Giovanelli, area manager di Euronics, spiega che in un periodo di crisi come questo più si lavora e meglio è, precisa che oggi Euronics apre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.30 e che al Centrum lavora il Poli, Pittarelo, ottica Modena, il negozio di abbigliamento Molon e quello che vende pesce freschissimo ma ammette come l'apertura a macchia di leopardo sia un'operazione da rivedere perchè si rischia l'effetto boomerang. «Il periodo è quello che è, la legge provinciale ci permette di scegliere e di lavorare anche di domenica ma credo che dovremmo iniziare a metterci d'accordo. Se vogliamo fare centro dobbiamo creare un evento comune, pubblicizzarlo, avvertire i consumatori che altrimenti non possono sapere che questo o quel negozio aprirà di domenica... perché per me non ha nessun senso che ognuno vada per la propria strada».  Angelo Curia, presidente dei commercianti dell'Alto Adige iscritti a Confesercenti è molto chiaro: «L'associazione è contraria per principio all'apertura domenicale ed accetta di farlo solo per determinati eventi particolari, se fosse per me invece permetterei di aprire solo a dicembre e stop. Ma visto che la legge permette di farlo sette domeniche l'anno che almeno ci si metta d'accordo perché altrimenti il caos, la confusione, la giungla delle serrande alzate o abbassate diventa reale. Credo che occorra sedersi attorno ad un tavolo e stilare un calendario comune se possibile - conclude Curia - e per piacere senza litigare».  

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