Nel mirino i 4,5 milioni concessi alla Santa Maria

L’ufficio ospedali sta verificando «il rispetto dei vincoli nell’uso dei contributi» Stocker: «Secondo me è tutto in regola». L’ad Gruber: «È solo un dispetto»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. L’ufficio ospedali sta verificando se la clinica Santa Maria, che ha beneficiato di 4,5 milioni di euro di contributi pubblici per diverse ristrutturazioni, abbia rispettato o meno il vincolo di destinazione d’uso (che dura 20 anni) imposto dalla legge provinciale. «Se così non fosse - precisa la Provincia in una nota - si potrebbe configurare una revoca dei contributi».

Il comunicato, diffuso ieri mattina, è stata motivo di imbarazzo anche per l’assessore alla sanità Martha Stocker: «Non capisco - ha detto l’esponente della Svp - perché la notizia sia uscita dai nostri uffici. Si tratta di una cifra attorno ai 4 milioni di euro, ma mi risulta che i soldi siano stati utilizzati in modo corretto. Ciò significa, per essere più chiari, in ambito socio-sanitario».

Questa reazione fa supporre che il comunicato in questione non fosse stato autorizzato, perlomeno dalla Stocker. La ragione di questo stupore è legata probabilmente al fatto che l’amministratore delegato della clinica in questione è Gerhard Gruber, fresco vincitore delle primarie Svp a Merano, dove probabilmente prenderà il posto del sindaco uscente Günther Januth.

Lo stesso Gruber sottolinea come si sia trattato, probabilmente, di un’entrata a gamba tesa nei suoi confronti. «È stato - spiega Gruber - uno sgambetto, perché dietro non c’è davvero nulla. Adesso dobbiamo incontrarci per arrivare ad un’interpretazione di quanto è accaduto. Immagino si sia trattato del regalo - ironizza - di qualche politico “amico”».

L’obiettivo, dunque, secondo Gruber era quello di screditarlo, proprio adesso che è in rampa di lancio per diventare sindaco. E la clinica Santa Maria, sulla quale l’uffici o provinciale ospedali sta indagando almeno dal marzo 2014, sarebbe solamente il mezzo per cercare di affondarlo.

«Nel recente passato - si legge in una nota diramata ieri dalla Provincia - diverse parti della clinica sono state ristrutturate e destinate ad ulteriori attività nel settore sociale e sanitario. L’ufficio ospedali sta verificando, nell’ambito di criteri piuttosto complessi per l’erogazione dei contributi, se attraverso queste ristrutturazioni sia ancora confermata la destinazione d’uso o se le modifiche possano portare alla revoca del contributo».

In questa fase del procedimento la clinica Santa Maria è stata invitata a presentare le proprie spiegazioni. «A seguire - conclude la Provincia - decideremo sull’eventuale apertura di un nuovo procedimento». Nel marzo scorso l’ufficio ospedali dell’assessorato alla sanità dichiarò, tra le altre cose, di essere rimasto perplesso «per la chiusura del reparto di ginecologia e ostetricia, ma non solo».

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