emergenza alloggi

Oltrisarco, 32 mini-alloggi a 130 euro al mese

Il progetto è rivolto ai giovani fra i 18 e 35 anni residenti in provincia da 5 anni. Sarà stilata una graduatoria e i locatari - in cambio - dovranno aiutare il quartiere


di Massimiliano Bona


BOLZANO. L’idea, almeno in linea di principio, è intelligente: assegnare 32 posti letto ad un canone calmierato (130 euro al mese) ad altrettanti under 35, residenti in Alto Adige da almeno cinque anni, in cambio di un aiuto al quartiere. I locatari progetteranno assieme all’ente pubblico interventi nei quartieri per favorire la coesione sociale e la fiducia tra generazioni (giovani che aiutano gli anziani) e tra cittadini e istituzioni (collaborazione per risolvere i problemi). Il progetto in questione sarà realizzato ad Oltrisarco, nell’edificio Rosenbach in piazza Nikoletti, che finora era solo un convitto per studenti della Scuola professionale Levinas. Si tratta del secondo progetto in questa direzione: l’altro è previsto nell’edificio ex Telefoni di Stato in Corso Italia, dove saranno riconvertiti spazi per cohousing e coworking attraverso l’iniziativa « SmartUp».

Ma vediamo come è strutturato il progetto pensato espressamente per Oltrisarco. L’edificio Rosenbach è ritenuto ideale per il cohousing, con 32 posti letto divisi in minialloggi e spazi comuni attrezzati (sala studio e lavoro, cucina). L’Ipes è stato incaricato del bando di selezione per individuare il soggetto deputato a gestire il progetto. L’immobile sarà assegnato in comodato gratuito all’Istituto per l’edilizia sociale con l’incarico di gestire le rette previste. Il costo della locazione a carico degli aderenti al progetto è assolutamente competitivo per Bolzano, ovvero 130 euro mensili per posto letto, comprensivo delle spese per le varie utenze (acqua, luce, riscaldamento).

Gli under 35 interessati dovranno presentare una domanda di partecipazione, a cui seguirà la fase di selezione e certificazione delle competenze. La nuova destinazione d’uso scatterà a partire da settembre 2017 per un periodo sperimentale di tre anni, fino all’agosto 2020. Al termine del triennio la giunta provinciale valuterà se convertire definitivamente la destinazione dell’edificio o se riassegnarne la gestione all’Intendenza scolastica italiana.

«Ma il vantaggio è anche per la comunità, perché sono previsti interventi di utilità sociale a sostegno dei rioni di Bolzano. Si tratta pertanto di un modello abitativo innovativo che ha ricadute sociali su un intero quartiere. Abitare insieme per la qualità della vita, intesa anche come qualità delle relazioni», commenta l’assessore Christian Tommasini. “Mi impegno&Prendo casa” - questo è il nome dell’iniziativa - sarà dunque un percorso di responsabilità sociale che i giovani accettano di condividere con l’amministrazione pubblica.













Altre notizie

Attualità