Ottenne denaro dalla ex fidanzata ma senza raggiri
SAN LORENZO. Era stato condannato sia in primo che in secondo grado con l’accusa di aver raggirato la propria ex convivente fingendosi innamorato, al solo scopo di utilizzare le risorse finanziarie...
SAN LORENZO. Era stato condannato sia in primo che in secondo grado con l’accusa di aver raggirato la propria ex convivente fingendosi innamorato, al solo scopo di utilizzare le risorse finanziarie che la donna gli aveva messo a disposizione per risollevare le sorti della sua azienda. Dopo tre anni di battaglia legale ora Klaus Leimegger è riuscito a dimostrare che non ci fu alcun raggiro nei confronti della sua ex e che la vicenda non ha alcuna rileva nza di carattere penale ma risvolti, eventualmente, solo civilistici. L’uomo, che ha 47 anni e vive a San Lorenzo di Sebato, è stato assolto con formula piena dalla Corte d’appello di Bolzano dopo che la Corte di Cassazione aveva annullato le precedenti condanne accogliendo in pieno i motivi dell’impugnazione promossa dall’avvocato difensore Alfred Gschnitzer. E sulla base del pronunciamento della Cassazione ora è arrivata anche l’assoluzione nel merito a conclusione del secondo processo di secondo grado davanti alla Corte d’appello di Bolzano. A sporgere denuncia era stata proprio la ex convivente, una 43 anne austriaca, che aveva lamentato un danno di poco superiore ai 300 mila euro a seguito di un prestito che l’imputato non è riuscito ad onorare. L’uomo aveva ottenuto il prestitito nel novembre del 2004 proprio per far fronte alla difficile situazione finanziaria della ditta, la “Leimegger srl” che operava nel settore delle tinteggiature . Nel corso dei processi l’uomo ha dimostrato di aver utilizzato tutto il denaro solo per pagare fornitori e dipendenti e di non essere stato in grado di restituire i soldi alla sua ex a seguito di un finanziamento per 900 mila euro che la Cassa di Risparmio in un primo tempo aveva promesso e poi avrebbe negato. In seguito a quel diniego la ditta fallì nel 2007 ma l’imputato ha sempre sostenuto (ed oggi l’assoluzione lo riconosce) di aver agito in assoluta buona fede. Nessun raggiro, dunque, nei confronti della sua ex. (ma.be.)
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