Parapendista misterioso al parco Mignone 

Per ben due volte, ieri, un anonimo uomo volante è atterrato nell’area verde tra lo stupore di tutti



BOLZANO. Un nome non ce l’ha. Ma è stato il protagonista assoluto della giornata di ieri, al parco Mignone. Stiamo parlando del misterioso parapendista che, per ben due volte, ha scelto di atterrare nel grande prato a sud del parco, quello su cui si affaccia la Casa Gioco. La prima apparizione attorno alle 14: nell’area verde, bambini, anziani, gruppi di ragazzi e residente a passeggio. All’improvviso, senza alcun rumore che ne annunciasse l’arrivo, dal cielo “piove” un uomo. È attaccato a una grande vela, ha una maglietta colorata a maniche corte e shorts. In testa un caschetto. Atterra in piedi. Lo stupore è generale. «Pensavo di essere fatto» sbotta un ragazzo, ancora incredulo. Qualcuno afferra il telefonino e riesce a fare qualche scatto. Ma il “parapendista misterioso” è rapidissimo: raccoglie la grande vela, la infila con abilità nello zaino e lascia il parco, dirigendosi di buon passo verso l’uscita su via Aslago. Come se avesse fatto la cosa più naturale del mondo. Nel parco sono tutti increduli e lo è ancora di più chi, arrivato qualche minuto più tardi, si sente raccontare di quell’uomo piovuto dal cielo, proprio lì, su quel prato. Ma non è finita. Le chiacchiere non si erano ancora sopite quando, attorno alle 19, il “parapendista misterioso” - che con tutta probabilità si lancia dal Colle - ripiomba al Parco Mignone, con un atterraggio perfetto, esattamente come il primo. La scena è la stessa anche dopo, con l’esperto atleta che se ne va alla chetichella. Stavolta, però, al parco qualcuno si chiede se sia legale e sicuro atterrare in un luogo cittadino tanto frequentato.













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