Parcheggio senza licenze La Procura: nessun reato 

Nuova richiesta di archiviazione per il caso dell’area sosta al lago di Braies Il Pm Bisignano convinto: «L’indagine su sindaco e albergatrice va archiviata»


di Mario Bertoldi


BOLZANO. L'inchiesta sulla realizzazione del contestato parcheggio nell'area boschiva attigua al lago di Braies, è destinata a tornare rapidamente di attualità. Ieri il sostituto procuratore Axel Bisignano ha depositato una nuova richiesta di archiviazione del procedimento a carico degli ultimi due indagati, ovvero il sindaco Friedrich Mittermair (di 64 anni) e l’albergatrice Monika Caroline Heiss (di 55 anni) che al tempo dei fatti era anche assessora comunale del Comune di Braies. Entrambi sono indagati per abuso in atti d’ufficio, in concorso. Nei confronti del sindaco il pubblico ministero aveva già avanzato richiesta di proscioglimento assieme a tutti gli altri indagati (tra cui il governatore Arno Kompatscher). L’albergatrice, invece, all’epoca non risultava inquisita. L’istanza di archiviazione era stata accolta per tutti ad eccezione della posizione del sindaco a carico del quale il giudice Walter Pelino aveva disposto un supplemento di indagine. Dopo i nuovi accertamenti, la Procura ha confermato la richiesta di non luogo a procedere per insussistenza della notizia di reato e dell’ipotesi di accusa formulata, anche nei confronti della Heiss che nel frattempo era stata iscritta sul registro degli indagati. A questo punto la parola tornerà al giudice Walter Pelino cui spetterà l’ultima decisione. Il magistrato avrà due possibilità: o accogliere la richiesta e chiudere il caso (salvo una nuova opposizione esercitata dal denunciante) o disporre l’imputazione coatta con rinvio a giudizio dei due indagati e passaggio del fascicolo ad un altro pubblico ministero. Ricordiamo che al centro del caso c’è ancora una volta la posizione del sindaco Mittermair e dell’albergatrice Caroline Monica Heiss, proprietaria dell'albergo "Pragser Wildsee" che si affaccia sul lago e assessora comunale. La donna acquistò 30 mila metri quadrati di bosco poi trasformati in parcheggio a ridosso del proprio albergo. Quando dispose nuovi accertamenti, il giudice Pelino aveva sottolineato nel suo provvedimento che l'intera vicenda «appare connotata da gravissime anomalie che rendono evidente la sussistenza del reato di abuso d'ufficio quantomeno in relazione al sindaco di Braies Mittermair e alla concessione edilizia rilasciata a Caroline Monica Heiss». La concessione avrebbe permesso un indebito arricchimento dell'albergatrice. All’epoca il giudice scrisse che la concessione rilasciata (con un iter illegittimo e anomalo) non poteva trovare legittimità per la presunta urgenza e l’ interesse pubblico. Ora la Procura ribadisce esattamente il contrario. Il pubblico ministero Bisignano rileva che la concessione per la realizzazione del parcheggio venne rilasciata in assenza dei presupposti necessari, posto che non era ancora intervenuta una modifica del piano urbanistico comunale. Ma si sarebbe trattato - sempre secondo la Procura - di una decisione presa dal sindaco con l’unico scopo «di prevenire il caos che puntualmente si verificava nei mesi estivi nella valle». Secondo la Procura il sindaco avrebbe potuto declinare qualsiasi responsabilità ottenendo la conclusione dell’iter burocratico previsto. «Basta questa considerazione - scrive il pubblico ministero nella richiesta di archiviazione - per far comprendere che il provvedimento non aveva alcuna finalità di arricchimento della società rappresentata dall’assessora Heiss (che si è sempre allontanata dal consiglio in occasione della trattazione del problema parcheggi) bensì un puro ed esclusivo interesse di tipo pubblicistico». Ora, come detto, la parola passa al giudice Pelino.

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