Pazienti in aumento ma posti letto da tagliare

Incontro fra il comprensorio sanitario e le due comunità comprensoriali Ricoveri: nel 2011 più 5,4%. Sempre troppo elevato il ricorso al pronto soccorso


di Ezio Danieli


MERANO. Anche i due ospedali di Merano e di Silandro devono cominciare a ragionare a seguito delle severe misure di risparmio decise a livello governativo. Le procedure devono quindi essere ripensate e rese più snelle.

La parola d'ordine è la riduzione dei posti letto. Se n'è parlato nel corso di un recente incontro fra la direzione del comprensorio sanitario meranese ed i rappresentanti delle due comunità comprensoriali Burgraviato e Venosta. Secondo la direttrice Irene Pechlaner «nei prossimi anni dovremo ridurre i nostri costi del 5 per cento ma puntiamo anche a mantenere gli elevati standard di qualità».

Pazienti in aumento. I pazienti negli ospedali sono aumentati: nel 2011 è stato registrato un 5,4% in più. «La medicina moderna ci permette ora di offrire certe prestazioni in regime ambulatoriale, come per esempio le operazioni alle vene o interventi di cataratta», ha spiegato il coordinatore sanitario dottor Roland Döcker. «Questo significa - ha proseguito - una degenza media inferiore al passato. Nel 2010 un letto ospedaliero era ancora occupato per una media di 7,2 giorni, lo scorso anno questa media è scesa a 6,8 giorni». Secondo la direttrice Pechlaner «Un grosso problema delle strutture familiari e sociali è l'aumentato bisogno di assistenza delle persone anziane per il periodo post-ricovero. Da un punto di vista medico ed economico, queste persone dovrebbero essere dimesse dall'ospedale. Ma umanamente non possiamo e non vogliamo mettere sulla strada i nostri pazienti. È un problema da discutere e risolvere anche con la collaborazione delle Comunità comprensoriali».

Pronto soccorso. Un punto dolente, e non solo nel contesto del periodo di tagli che stiamo vivendo, è l'elevato numero degli accessi al pronto soccorso. Non è giustificato ma sta aumentando sia nell'ospedale di Merano che in quello di Silandro. «Bisogna sensibilizzare la popolazione, ad eccezione delle vere urgenze. In primo luogo - ha detto la direttrice Pechlaner - va consultato il medico di famiglia. Poi non dimentichiamo che si rischia di pagare un minimo di 50 euro per la prestazione non giustificata».

La parola d'ordine, ribadita anche nell'incontro in seno al comprensorio sanitario meranese, è la riduzione dei letti nei due ospedali. Al Tappeiner, dall'anno prossimo, verrà introdotta la divisione provinciale di psichiatria infantile e dell’età giovanile. Per rendere possibile questa novità, la divisione dei post-acuti si trasferirà, dal prossimo autunno, nella nuova struttura presso la clinica Sant'Anna.

Silandro. Per quanto riguarda l'ospedale di Silandro, è stato confermato che nel prossimo autunno inizieranno i lavori di ristrutturazione del tratto degenze. Il coordinatore amministrativo Gottfried Federspiel ha chiesto la massima comprensione ai pazienti ed ai loro congiunti. L'incontro è stato concluso da un intervento di Petra Weiss del Burgraviato: «In tempi nei quali si parla tanto di privatizzazione, vanno considerate anche le qualità delle prestazioni fornite. Non tutto ciò che viene privatizzato funziona meglio».

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