Pd, sbloccate le trattative I civici vogliono il 2° posto 

Lo spettro del 4%: Dem disposti a discutere con i meranesi anche del simbolo Casolari: «Chiediamo una svolta su sanità e Comuni. Bisogna sapere dire no»


di Francesca Gonzato


BOLZANO. L’alleanza tra Pd e civici meranesi per le elezioni provinciali è vicina. L’operazione viene seguita a Roma dal segretario Maurizio Martina, cui spetta la benedizione. I civici, tra cui il bolzanino Angelo Gennaccaro (Io sto con Bolzano), si stanno confrontando (ci sono ancora resistenze) e decideranno nel giro di pochi giorni. Mancano almeno un paio di riunioni con il Pd. Come anticipa Andrea Casolari (La Civica per Merano), i civici chiederanno un visibile cambio di passo su alcuni temi, a partire dalla sanità. E come simbolo di una alleanza vera, «dignità» nella lista: cioè il secondo posto, che il Pd aveva assegnato al bolzanino Sandro Repetto. Il Pd è già alle prese con i problemi interni sulla testa di lista. Come riportato ieri, la minoranza chiede a Christian Tommasini di rinunciare al ruolo di capolista. Il vicepresidente risponde rilanciando: per legittimare il partito, il capolista dovrà risultare anche il più votato. Al tavolo con i civici la testa di lista verrà dunque rimessa in discussione. Potrebbe essere il secondo posto, forse il terzo, previsto però per una donna, la brissinese Renate Prader. Da politico rodato, Repetto non alza barricate: «Da mesi dico che rischiamo di non avere i due eletti necessari per sederci al tavolo con la Svp. Ben venga una alleanza con i civici. Del posto in lista discuteremo. Certo, il tema della valorizzazione di Bolzano c’è». Quel di più di convinzione che serviva è arrivato con il sondaggio del nostro giornale, che vede il Pd rimpicciolito al 4%: significherebbe retrocedere a un solo eletto, affidando il proprio destino alla Svp: giunta insieme ad altri o chissà cosa. Con la Lega che punta come minimo al 5% e gioca questa volta la parte di chi ha gli amici nei ministeri.

A casa Pd hanno avuto conferma ai loro presagi e forse sondaggi. Si è accelerata così la trattativa con la Civica per Merano (Andrea Casolari, Giorgio Balzarini) e Diego Zanella (assessore meranese del Pd), che da un lato hanno provato a parlare con Bizzo e dall’altro hanno immaginato una lista solo meranese. Il rifiuto del presidente del consiglio provinciale a rinunciare alla candidatura ha chiuso il discorso con «Noi per l’Alto Adige». Poi c’è il punto di domanda sui voti che potrebbe raccogliere una civica meranese. Il Pd a sua volta ha fatto un passo che da quelle parti viene considerato importante: si è dichiarato disponibile a lavorare sul simbolo. Come minimo si potrà affiancare uno o più simboli civici a quello del Pd. Prima delle politiche del 4 marzo l’alleanza con i civici meranesi sembrava scontata. Il flop del Pd li ha spaventati. Dal 5 marzo Casolari ha detto: «Serve qualcosa di veramente nuovo». Il discorso riparte da lì.

Carlo Costa, che fa parte del comitato elettorale del Pd, guarda oltre il 21 ottobre: «Sarebbe ottimo, anche dal punto di vista simbolico. Se il Pd riuscisse a chiudere una alleanza daremmo un segnale in controtendenza. Tutti si dividono e noi ripartiamo mettendo insieme qualche mattone. Penso a un progetto per il futuro: dopo le provinciali, le comunali». Zanella possibile candidato sindaco di Merano. Angelo Gennaccaro, che potrebbe portare nella lista Nicol Mastella e Davide Borgo, è il più riluttante: «La mia idea, l’ho detta. Preferirei restare al centro, dove sono sempre stato. Bizzo non capisce che restando inchiodato alla sua candidatura regala le civiche al Pd». Andrea Casolari invece chiederà ai meranesi di dire sì al patto con il Pd.

Casolari, perché considera così importante la disponibilità del Pd a mettere mano al simbolo?

«Perché è una questione politica, non un dettaglio grafico. Non abbiamo mai avuto l’interesse a entrare nel Pd, come civica meranese. Nemmeno a fare gli “indipendenti” nella lista Pd. Un simbolo diverso significa una operazione nuova».

Chiederete il secondo posto della lista?

«Se sarà una alleanza, non solo un carico di voti che dovremo consegnare da Merano, allora dovrà essere riconoscibile. Non ho trovato chiusure».

Un civico o Zanella secondo?

«Se l’alleanza è con i civici... Ma guardate che non è sul posto in lista che insisteremo. I patti chiari serviranno su altro».

Su cosa?

«Sui contenuti. Ci si candida per governare la provincia: per fare cosa? Siamo contenti di come è stata gestita la partita finanziaria sui grandi comuni in questi anni? Noi no. Sulla sanità siamo in grado di dire che gli ospedali principali vanno potenziati e serve un piano coraggioso di riforma dei poli di periferia?».

Chiedete al Pd più schiena dritta con la Svp?

«Noi civici meranesi abbiamo dimostrato che sappiamo governare con la Svp e sappiamo dire dei no. Ai tempi della fusione tra Aew e Sel è stato così. E ci siamo trovati soli».

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