«Pendolari» dei rifiuti: 890 multati in un anno 

Da gennaio ad oggi sono già 600. Le persone sanzionate per abbandonare l’immondizia abitano soprattutto nei centri limitrofi. Contravvenzioni anche grazie alle foto-trappole



BOLZANO. Il Comune ha dichiarato guerra ai “ pendolari” dei rifiuti e lo fa oltre che con le guardie ecologiche anche con le foto-trappole.

Ieri sono stati forniti i risultati della campagna “anti-furbetti”.

«Mediamente, oramai da alcuni anni a questa parte - ha spiegato il sindaco Renzo Caramaschi - le contravvenzioni che annualmente le guardie ecologiche dell'Assessorato all'Ambiente elevano, sono all’incirca un migliaio. Nel 2017 ad esempio, sono state 890. Nel 2018, con dati aggiornati a fine agosto, sono già 600. Ultimamente, grazie all'impiego di apposite foto-trappole, sono stati scoperti diversi "pendolari dei rifiuti". Si tratta in particolare di persone che abitano nei centri della periferia e arrivano a Bolzano in macchina; si fermano, si guardano intorno e abbandonano per strada, nei pressi delle isole ecologiche, i sacchetti dei rifiuti. Un dato su tutti: nelle ultime settimane nella sola "zona Cactus" (San Maurizio) sono state sanzionate 86 persone sorprese a scaricare i rifiuti domestici. La multa che viene comminata è di circa 100 euro. La speranza è di riuscire in questo modo se non ad eliminare almeno a ridurre il fenomeno».

Le foto-trappole vengono utilizzate in varie zone del territorio comunale, in particolare agli ingressi della città e in zona produttiva: funzionano immortalando la targa dell’auto di chi scarica abusivamente. Dalla lì si risale facilmente al proprietario che si vede recapitare a casa la multa.

Ma gli incivili non sono solo pendolari; a loro si aggiungono anche i bolzanini che, la sera o la mattina presto, abbandonano i sacchetti in strada, infischiandosene del fatto che se tutti seguissero il loro esempio la città sarebbe un gigantesco immondezzaio.

In comune pendolari e residenti hanno una totale assenza di senso civico unita alla volontà di risparmiare sulla tariffa per lo smaltimento dei rifiuti che ad una quota fissa ne aggiunge una variabile in quanto legata alla produzione di immondizie. Quindi meno si produce e meno si paga. Inutile dire che per i furbetti pagano tutti gli altri, ovvero la stragrande maggioranza dei cittadini che smaltisce con cura le immondizie, differenziando tra rifiuti organici, carta, vetro, plastica, cartoni in modo da ridurre al massimo la produzione di immondizie da inviare all'inceneritore.

Si calcola che Seab spenda circa un milione di euro all’anno per il personale e i mezzi impegnati a raccogliere le immondizie abbandonate.

Una cifra considerevole che pagano, inevitabilmente, i cittadini corretti che si preoccupano di differenziare i diversi tipi di rifiuti.

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