Per gli artigiani di Brunico guida nuova, lotte antiche

Gremes lascia la presidenza dopo 10 anni, fra soddisfazioni e preoccupazioni Positiva l’apertura ai giovani, negative le ricadute degli appalti “chiavi in mano”


di Aldo De Pellegrin


BRUNICO. Un cambiamento sicuramente epocale è quello che l’annuale assemblea brunicense dell’Apa, l’Associazione provinciale artigiani, ha registrato recentemente ai suoi vertici. Dopo vent’anni nell’esecutivo, gli ultimi 10 alla presidenza, Günther Gremes ha passato la mano cedendo la guida di una delle categorie economiche più importanti non solo per Brunico ma per l’intero territorio pusterese, nelle mani d Georg Gruber. La parte elettiva dell’assemblea, pur configurando un importante cambiamento per l’associazione, non ha comunque rappresentato il cuore della riunione, che si è focalizzata sui problemi della categoria, da sempre fra l’incudine del pubblico e il martello del privato. Ciò con limitata forza contrattuale, soprattutto negli associati di ridotte dimensioni e sempre maggiormente pressata da una burocrazia sovente addirittura autorigenerante, nel senso che è essa stessa a generare sempre nuovi processi burocratici. I quali creano problemi e perdite di tempo.

Günther Gremes si è detto invece soddisfatto del lavoro che nell’ultimo decennio l’associazione Apa di Brunico ha svolto, soprattutto nelle scuole medie e superiori, nell’iniziativa di acquisire nuove forze e nuove idee per le imprese artigiane. Sono infetti sempre di più i giovani che, anche per gli effetti di questa assidua opera di convincimento, si avvicinano oggi alle imprese artigiane, nella ricerca di un futuro che dia loro soddisfazioni e la possibilità di un guadagno adeguato e dignitoso.

Un sistema invece assolutamente da rivedere e modificare, contro il quale l’Obmann uscente si è battuto con forza anche se senza molto successo anche a causa delle lobby delle “ostruzioni generali”, è quello degli appalti complessivi e “chiavi in mano” a cui le grandi compagnie di costruzione hanno facile accesso, spremendo poi fino all’ultima stilla di guadagno ai subappaltatori artigiani. La separazione dei vari lotti costruttivi, sia nell’amministrazione pubblica che nel privato, renderebbe invece maggior giustizia al lavoro degli artigiani e amplierebbe le capacità di partecipazione alle gare che, altrimenti, restano appannaggio solo delle grandi aziende industriali.

L’assemblea, dopo l’elezione del nuovo Obmann nella persona di Georg Gruber, ha anche provveduto a onorare i suoi associati più longevi, alcuni dei quali hanno raggiunto anche i 60 anni di partecipazione all’Apa.

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