Per la corsa a sindaco la Lega accelera Oggi vertice con Urzì 

In vista delle Comunali. Il commissario Bosatra ha già pronto il programma degli incontri «Vedrò anche la Svp: ci sono i presupposti per andare a governare assieme pure a Bolzano» Il super-favorito è il sindaco di Laives Bianchi, ma spunta anche il nome di Corrarati (Cna)


antonella mattioli


Bolzano. «Bianchi? Ottima persona. Ma il candidato sindaco lo decideremo assieme al resto della coalizione. Certo è che il modello Laives, con qualche limatura, potrebbe andare bene anche a Bolzano». Maurizio Bosatra, il commissario della Lega mandato a Bolzano dopo le Provinciali d’autunno, è arrivato a Bolzano con una mission precisa, affidatagli da Matteo Salvini: conquistare il Municipio del capoluogo. Dopo il successo alle Europee che ha confermato il Carroccio primo partito in città con il 30,8%, Bosatra vuole accelerare e stringe i tempi: entro l’estate punta ad avere il candidato, massimo settembre.

La sfida con il sindaco uscente del centrosinistra Renzo Caramaschi non sarà una passeggiata, ma il centrodestra, ovvero Lega, Fratelli d’Italia (4,2%) e Forza Italia (3,9%), parte con il favore dei numeri. È vero che a Bolzano si voterà fra un anno, un lasso di tempo in cui tutto può cambiare, al momento però il centrodestra ha una dote di voti ricca (40%).

«Trovare il candidato - dice il commissario leghista - non sarà un problema. Prima dobbiamo raggiungere l’intesa sul programma. Si parte subito: oggi vedo Alessandro Urzì (consigliere provinciale Alto Adige nel cuore), poi appena possibile l’onorevole Michaela Biancofiore. Lunedì sarà la volta della sezione cittadina della Lega, in serata incontro la segreteria politica provinciale. Parleremo anche con la Svp: ci sono tutti i presupposti per governare assieme. Lo facciamo già in Provincia e a Laives. Poi si sceglierà il candidato sindaco. La mia intenzione è partire con la campagna elettorale da settembre. La città ha bisogno di un cambio di passo. Il biglietto da visita di Bolzano è il degrado di piazza Stazione: una schifezza. Come si risolve? Di sicuro non lo può risolvere il ministro dell’Interno che sta a Roma, questo è un compito del sindaco. Bisogna, innanzitutto, incrementare i controlli nelle zone più critiche ».

Il super-favorito

Tutti danno per super-favorito come candidato del centrodestra Christian Bianchi, 48 anni, che si divide tra il lavoro di assicuratore nell’Agenzia di piazza Walther e l’impegno politico come sindaco di Laives. “Sponsorizzato” anche da Giuliano Vettorato, attuale vicepresidente della giunta provinciale, con il quale fino a pochi mesi fa ha lavorato assieme in Comune a Laives, Bianchi - che si è candidato nel 2015 con Uniti per Laives, una lista di centrodestra - potrebbe esser visto con favore anche dalla Svp.

«Mi conoscono - dice - sanno come lavoro: l’atmosfera in giunta a Laives e molto buona e i risultati si vedono. Però, quando c’è stato da fare la voce grossa sui temi importanti, come l’aeroporto e lo spostamento dell’A22 sotto la montagna, non mi sono certo tirato indietro. Adesso comunque è ancora presto per dire cosa succederà nei prossimi mesi; per il momento resto concentrato su Laives».

La “guastafeste”

Chi non ci sta e lo dice subito è la deputata azzurra Michaela Biancofiore. Forza Italia, a Bolzano, vale un 3,9%, ovvero addirittura meno di Fratelli d’Italia (4,2%), ciononostante rivendica il diritto di indicare il candidato sindaco: «Non dovrà essere necessariamente di Forza Italia ma di area e andrà poi concordato con la coalizione. Che sarà appoggiata dalla Svp, perché questo prevedono gli accordi fatti per l’elezione di Herbert Dorfmann alle Europee. Al di là di questo - ciò che è certo - è che il candidato sindaco per Bolzano, non potrà essere di Laives. Anche solo pensarlo, mi sembra una follia oltre che un’offesa alla moltitudine di bolzanini- professionisti e imprenditori - che sono pronti a mettersi in gioco. Le persone mi fermano per strada e mi dicono - quello che per altro è sotto gli occhi di tutti - ovvero che Bolzano ormai è allo sbando e serve una vera e propria rivoluzione».

Il presidente della Cna

Chi invece è bolzanino doc è Claudio Corrarati, 51 anni, presidente regionale della Cna con un debole per gli occhiali: «Mi piacciono - ammette -: ne ho 38 paia. Mi diverto a cambiare modello e colore a seconda del look e dell’umore». Tra i papabili - si dice - c’è anche il suo nome e lui non si tira indietro anzi: «Metto a disposizione la mia esperienza maturata in anni passati alla guida dell’associazione degli artigiani». Da sempre vicino al centrosinistra e in particolare al Pd, Corrarati non ha fatto mistero delle sue simpatie per la Lega da quando, a novembre, in occasione della assemblea nazionale della Cna, aveva fatto un selfie con il “Capitano”. «Ci sono delle priorità che non sono né di sinistra né di destra, ma trasversali. C’è un ceto medio dimenticato che aspetta delle risposte», Corrarati spiega così il cambio di fronte e il passaggio alle montature con le diverse sfumature di verde.













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