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Per la Solland di Sinigo torna in pista l'offerta del Qatar

In extremis raggiunto l'accordo: dieci giorni di proroga, i lavoratori garantiscono la sicurezza (foto Ansa).

GUARDA IL VIDEO: Il confronto fra Kompatscher e i dipendenti



BOLZANO. Colpo di scena la scorsa notte sul futuro della Solland Silicon di Sinigo. In extremis la Provincia di Bolzano e il giudice fallimentare hanno raggiunto un accordo con gli 80 dipendenti per continuare a garantire la sicurezza dell'impianto ad alto rischio.

L'offerente del Qatar avrà ora dieci giorni di tempo per versare la caparra ed entro il mese di giugno dovrà versare l'intera cifra di 4,5 milioni di euro, altrimenti l'offerta cadrà definitivamente.

Il governatore Arno Kompatscher e l'assessore alla protezione civile, Arnold Schuler, hanno illustrato in una conferenza stampa l'accordo. «La sicurezza dell'impianto va garantita in ogni momento e per questo motivo non si può staccare semplicemente la spina», ha detto Schuler.

Solland, il duro confronto fra Kompatscher e i dipendenti

«Abbiamo garantito la sicurezza dell'impianto della Solland Silicon di Sinigo di cui è responsabile la Provincia. Abbiamo inoltre raggiunto un accordo questa notte, attraverso un confronto diretto con le maestranze dell'azienda, in base al quale i dipendenti dello stabilimento continueranno ad occuparsi della sicurezza dell'impianto ed avvieranno il processo di svuotamento delle sostanze pericolose», ha detto il presidente Arno Kompatscher in conferenza stampa. «Nel contempo - ha aggiunto - abbiamo dato alla società B.S.T. del Qatar il termine ultimativo di 10 giorni entro i quali dovrà assumersi i costi relativi alla gestione dell'azienda ed alla messa in sicurezza degli impianti per il mese di giugno, pari a 500.000 euro». «Entro il mese di giugno - ha specificato Kompatscher - la società del Qatar dovrà quindi provvedere al versamento dei 4,5 milioni di euro ancora mancanti per la definitiva acquisizione dell'azienda». Se non verranno rispettate queste scadenze verrà concluso lo svuotamento dell'impianto di Sinigo e si provvederà alla sua chiusura definitiva. «In merito a questo processo di svuotamento - ha detto Kompatscher - avevamo raggiunto ieri sera, presso la sede della Protezione civile, un accordo con tutte le sigle sindacali». A questo punto i lavoratori hanno però dichiarato di non sentirsi rappresentati dai sindacati ed il presidente Kompatscher si è quindi recato direttamente presso la sede della Solland Silicon, assieme all'assessore Arnold Schuler, per avviare delle trattative dirette (dai toni molto aspri, come si vede nel filmato) con i lavoratori. «Attualmente nell'impianto vi sono ancora circa 260 tonnellate di clorosilani, mentre originariamente erano addirittura 800. Si tratta di sostanze molto pericolose i cui vapori essendo più pesanti dell'aria si diffondono a livello del terreno ed hanno un elevato rischio di autocombustione. Per questa ragione l'azienda è classificata nella categoria 'Seveso', una delle più elevate», ha detto l'assessore Arnold Schuler. Per la sicurezza dell'impianto la Provincia ha speso sinora circa 20 milioni di euro, ed anche per questa ragione sia il presidente Kompatscher che l'assessore Schuler hanno espresso l'auspicio che la vicenda possa concludersi rapidamente (video Jimmy Milanese). LEGGI ANCHE: Torna in pista l'offerta del Qatar













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