Ponte Loreto e il sottopasso riapriranno venerdì mattina 

Il bilancio del disinnesco. Neutralizzare la bomba è costato poco meno di 20 mila euro. Due le sanzioni elevate Il sindaco Caramaschi: «Non posso dire se se ne troveranno altre, ma almeno ora sappiamo come muoverci»



Bolzano. Ponte Loreto e il sottopasso di via Mayr Nusser dovrebbero riaprire al transito motorizzato venerdì mattina. Naturalmente, meteo permettendo, perché altrimenti lo smontaggio del vallo protettivo potrebbe durare anche più a lungo. Nel frattempo il Comune fa il bilancio del disinnesco della bomba: operazioni concluse felicemente, solo due sanzioni da 206 euro elevate in zona rossa, una sola emergenza sanitaria che ha interrotto le operazioni all’altezza di corso Libertà. Tolti i costi straordinari per il personale e i mezzi utilizzati, anche grazie all’imponente spiegamento di volontari si sono spesi “solo” poco meno di ventimila euro, più che altro per accelerare le operazioni e non farle svolgere domenica prossima, 27 ottobre; ciò avrebbe significato una settimana in più di disagi al traffico e, soprattutto, il disinnesco nel giorno del cambio dall’ora solare a quella legale.

«Non si può confrontare una bomba con un’altra», ha esordito ieri il vicesindaco Luis Walcher al termine della seduta settimanale di giunta. «Sono tutte diverse. Dipende da come sono posizionate, da come sono state toccate e da che mezzo. So che è difficile spiegare a un residente di piazza Gries che deve stare in casa, a oltre 1800 metri di distanza. Ma anche ieri abbiamo parlato a lungo col comandante degli artificieri. Ci ha detto semplicemente: se sei lì in piazza rischi letteralmente la vita. Gli effetti di un simile ordigno possono risultare letali». Non si tratta insomma di un graffietto. Walcher ieri, in qualità di assessore alla protezione civile, ha anche raccontato i retroscena di una settimana difficile: «Almeno cinquanta cittadini mi hanno proposto: la portiamo via noi con la nostra auto. Discorsi del genere non portano a niente e denotano superficialità». Le zone gialla e rossa, ha sottolineato ieri il sindaco Caramaschi, «sono state disegnate in base all’esperienza accumulata dagli artificieri negli ultimi settant’anni, non sono frutto di improvvisazione». Walcher ha aggiunto: «Gli artificieri misurano lunghezza, raggio, stimano il peso. E così generano quattro o cinque modelli, perché anche loro non sanno esattamente cosa troveranno dentro all’ordigno. Ne esistono di molti tipi».

Ora che le operazioni sono terminate, si dovrà smontare il vallo, costruito con cassoni metallici ripieni di sabbia. «Per accelerare i tempi - sarebbe stato impensabile evacuare il centro città il giorno del cambio dell’ora - abbiamo acquistato noi una parte della sabbia utilizzata. In totale si tratta di 900 metri cubi, che ora dovranno essere rimossi. Se il meteo ci assisterà, le operazioni dovrebbero terminare nella tarda serata di giovedì, in maniera da poter riaprire al transito il ponte per venerdì mattina».

Nel frattempo, col vantaggio della strada ancora chiusa, riprenderanno i lavori per il cantiere di Benko nel sottopasso, recuperando così almeno in parte il ritardo accumulato per via della bomba. Lavori che comunque dovranno terminare entro il 20 novembre, per consentire il regolare svolgimento del mercatino di natale.

Al termine del bilancio sindaco e vice hanno tenuto a sottolineare l’importanza fondamentale dell’apporto dei volontari: alpini, Goer, Croce bianca, pompieri volontari. Centinaia di persone senza le quali sarebbe stato impossibile gestire la situazione.

E a chi lamenta i troppi disagi, Walcher dice: «È sempre così: quando va tutto liscio si dice che le misure erano esagerate, ma a noi premeva che tutti i bolzanini andassero a letto incolumi, come si erano alzati». DA.PA













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