Premio Karl Unterkircher assegnato a Simone Moro 

Alla premiazione presente anche la leggenda degli Ottomila Kurt Diemberger La quinta edizione sarà l’ultima. Commovente cerimonia religiosa in Vallunga



BOLZANO. È andata a Simone Moro la quinta edizione del premio dedicato a Karl Unterkircher, l’alpinista gardenese morto sul Nanga Parbat dieci anni fa. In una sala della cultura gremita di gente, si è svolta la cerimonia di consegna del prestigioso riconoscimento voluto dalla vedova del Catores appena tornata, con il figlio maggiore, del campo base del Nanga Parbat dove ha voluto ricordare il marito davanti alla croce eretta in suo onore. Erano presenti in tanti alla cerimonia: c’erano i Catores, grandi alpinisti, autorità oltre agli amici di Karl, fra i quali Giorgio Gajer, capo della delegazione altoatesina del Cnsas oltre che amico fraterno di Karl di cui aveva curato alcune grandi spedizioni. Nel decimo anniversario della tragica morte di Unterkircher quella di sabato è stata probabilmente l’ultima edizione del premio a lui intitolato: un peccato non ripetere l’iniziativa che ha portato a Selva il meglio dell’alpinismo mondiale che ha voluto rendere omaggio ad un grande uomo oltre che un alpinista fortissimo. È stata Silke Unterkircher a sottolineare le virtù del marito e a tracciarne un commosso ricordo dopo avere ringraziato i membri della giuria per questa edizione che era molto particolare: non solo era la quinta volta che Selva dava il benvenuto a noti alpinisti, ma si trattava del 10° anniversario della scomparsa di Unterkircher. I candidati al riconoscimento erano Simone Moro (Italia ), Ali Sadpara (Pachistan) e Alex Txikon (Spagna) che il 26 febbraio 2016 arrivarono in cima dopo una prima invernale sul Nanga Parbat; Ines Papert (Germania) e Luka Lindic (Slovenia) autori della prima salita di arrampicata su ghiaccio del Kyzyl Asker (5.842 metri) in Kirgisistan (Cina); Simon Gietl (Italia) e Marcel Schenk (Svizzera), autori della prima salita di “Amore di Vetro“, via di ghiaccio e misto sulla parete del Pizzo Badile (3.308 metri) in Svizzera. La giuria ha premiato Simone Moro (che ha elogiato Tamara Lunger per la sua partecipazione nonostante la decisione di rinunciare all’ultimo istante a salire in vetta), al secondo posto s’è classificata Ines Papert ed al terzo Simon Gietl. Entusiasmo per tutti. Fra gli ospiti d’onore c’era Kurt Diemberger (unico alpinista in vita ad aver scalato due ottomila in prima assoluta) che avrebbe voluto ricordare Unterkircher. Ma non c’era più il tempo necessario per un intervento sicuramente di prestigio. Ieri mattina alle 11 nella cappella di S. Silvestro in Vallunga c’è stata una celebrazione religiosa per ricordare Unterkircher, figura indimenticabile per l’alpinismo e uomo meraviglioso per la vedova Silke e i tre figli che ha saputo crescere da sola: Alex, Miriam e Marco.(e.d.)













Altre notizie

Attualità