BOLZANO. Anche in Alto Adige, come nel resto d’Italia, gli iscritti del Pd scelgono Nicola Zingaretti come prossimo segretario.

Il governatore del Lazio è finora il vincitore delle pre-primarie riservate agli iscritti, che si stanno tenendo in Alto Adige. Sabato sera il voto a Bolzano e Laives. Oggi toccherà a Merano, infine domani a Bressanone. Il vantaggio di Zingaretti, esponente della proposta più a sinistra, è una sorpresa per i suoi stessi sostenitori, come Mauro De Pascalis, che dice: «Parlare di futuro invece accapigliarci su chi aveva ragione in passato: è questo che sta prendendo piede. C’è un mondo riformista che va risvegliato».

Le primarie aperte a tutti, iscritti e simpatizzanti, si terranno il 3 marzo. I candidati in questa fase preliminare riservata agli iscritti sono Roberto Giachetti, Maurizio Martina, Francesco Boccia, Nicola Zingaretti, Dario Corallo e Maria Saladino.

A Bolzano è finita con 30 voti per Zingaretti, 20 per l’ex segretario Martina, 16 per Giachetti e 2 per Corallo. A Laives ha vinto Giachetti con 19 voti, seguito da Zingaretti con 8 e Martina con 4.

In totale, 38 voti a Zingaretti, 35 a Giachetti, 24 a Martina e 2 a Corallo.

Nelle due assemblee, le diverse mozioni sono state presentate da Luisa Gnecchi e De Pascalis (Zingaretti), Carlo Bassetti, Fabio Cantafio e Stefania Gander (Giachetti), Daniele Moretti e Alex Pocher (Martina).

Solo dal 3 marzo ci sarà dunque un nuovo vertice nazionale del Pd, che dovrà organizzare le elezioni europee del 26 maggio.

Uwe Staffler, presidente dell’assemblea provinciale ad interim, sostiene Martina e sottolinea: «Sia Zingaretti che Martina si sono dichiarati a favore di una lista aperta del Pd per le europee». È in discussione anche la possibilità di rinunciare al simbolo del Pd. È esattamente la strategia su cui stanno lavorando nel Pd di Bolzano, che per le europee prova a realizzare una alleanza con il Team Köllensperger, i Verdi e le liste civiche. Paul Köllensperger ha ribadito l’altro giorno il suo assoluto interesse per una operazione «che garantirebbe una alternativa alla Svp e sarebbe una alternativa pienamente europeista».

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