BOLZANO

Processo Stein, la Procura chiede la condanna di Rainer a 4 anni e mezzo

Per la mancata acquisizione da parte di Sel della centrale di Mezzaselva confermate le accuse di truffa e abuso in atti d'ufficio.



BOLZANO. Quattro anni e mezzo di reclusione per truffa (ai danni della società elettrica Sel di cui era direttore generale) e abuso in atti d'ufficio. E' salato il conto presentato dalla Procura della Repubblica a Maximilian Rainer a conclusione del processo per la vicenda legata alla mancata acquisizione della piccola centrale idroelettrica di Mezzaselva poi acquisita dalla società privata Stein an Stein Italia riconducibile anche allo stesso Rainer. Il procuratore Guido Rispoli ha illustrato il teorema d'accusa secondo il quale Rainer, nella sua veste di massimo dirigente della società, avrebbe indotto il consiglio di amministrazione a rinunciare all'acquisizione (facendo credere che si sarebbe trattato di un affare poco conveniente) al fine di favorire l'acquisto della piccola centrale ad una società di privati di cui faceva parte. La Sel, costituitasi in giudizio come parte civile con il patrocinio dell'avvocato Giacomo Gualtieri, ha lamentato un danno rilevante chiedendo una provvisionale (cioè un anticipo del risarcimento) di 500 mila euro.













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