Programma, la Lega ignora il centrodestra 

Nessun dialogo con FdI e Forza Italia. Urzì: «Ci ho provato, ma nulla». Biancofiore: «Mettono paletti alla Svp, bravi»



BOLZANO. Nessuna alleanza alle elezioni provinciali, nessun dialogo sul programma. La Lega siede da sola al tavolo con la Svp. Il centrodestra è fuori. È la strategia che il commissario leghista Massimo Bessone ha adottato dall’inizio e che considera tuttora vincente. Ed era, probabilmente, la condizione posta dalla Svp. Da domani riunioni continue dei cinque gruppi di lavoro con eletti e tecnici scelti da Lega e Svp sul programma di giunta, dalla sanità alla toponomastica alla scuola. Forza Italia e Alto Adige nel cuore stanno alla finestra.

Alessandro Urzì (Alto Adige nel cuore-Fratelli d’Italia) ammette di avere fatto un tentativo. Tra l’altro in Trentino Lega e centrodestra sono alleati. «È un momento delicato. Non mi sarebbe dispiaciuto confrontarmi con gli eletti della Lega, visto che facciamo tutti parte del centrodestra. Nulla di fatto», così Urzì, « Vogliono avere completa libertà di manovra. Rispetto la scelta e spero per il meglio, in nome del gruppo italiano». Per la prima volta un partito di centrodestra è vicino alla giunta provinciale. Dialogo o non dialogo sul programma, come si comporterà Urzì in aula? «Valuterò i provvedimenti. Sono pronto ad appoggiare misure condivisibili». Michaela Biancofiore (Forza Italia) fa sapere: «Parlo spesso con Bessone, perché abbiamo un buon rapporto personale, ma non mi permetto di intromettermi nel lavoro. Resto convinta che con una lista unica ora guiderebbe una coalizione ancora più forte. La Lega avrebbe più margini di condizionare il programma. Per fortuna mettono paletti, portano avanti idee del centrodestra e resistono alle forzature della Svp. Bravi». Biancofiore conferma la trattativa tra Svp, Forza Italia e Udc per un accordo alle europee. La Svp però parla con i vertici nazionali e rifiuta la deputata come interlocutrice. Durissima Biancofiore: «Come si permettono? Sono pronta a denunciarli per violenza o minaccia a un corpo politico, se non la smettono. Non hanno il coltello dalla parte del manico, sono loro ad avere bisogno del collegamento di giunta per rieleggere Dorfmann». Bessone ribadisce la strategia: «Nei prossimi giorni farò una telefonata ad Urzì, ma è giusto che la Lega giochi da sola la partita». Bessone ribadisce che la Lega su alcuni temi terrà il punto, mentre sulla riapertura dei punti nascita il «no« della Svp è irremovibile: «Sabato il primo gruppo tematico, di cui faccio parte, inizierà il lavoro di stesura definitiva del programma. Alla vigilia organizzerò un incontro con gli altri tre eletti e i nostri tecnici dei gruppi di lavoro per concordare la linea. La Lega vuole che il programma di giunta porti anche la nostra impronta». (fr.g.)

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