IL PROGETTO

Proposta a sorpresa del Comune: Park Fiume diventa Park Druso 

I lavori per la ristrutturazione e l’ampliamento dello stadio inizieranno tra un mese. A giorni un vertice con le coop di viale Venezia e viale Trieste. Un parcheggio interrato per residenti



BOLZANO. Vecchio Druso, adieu. Si parte tra un mese. Ma addio pure al piazzale così com'è: lì, anzi lì sotto, il Comune vuole metterci un nuovo parcheggio. Fissato il giorno del vertice tra assessora Lorenzini e coop, la settimana prossima ma con già in agenda la notizia: davanti al Druso troverà una nuova casa il Park Fiume. "Proviamo a mettere d'accordo le coop di via Venezia e di viale Trieste - dicono in municipio - perchè l'idea è risolvere strutturalmente il nodo posti auto che ora , in superficie, vanno e vengono seguendo il calendario della serie C...". Sopra, uno stadio contemporaneo, sotto un garage a più piani diviso tra residenti e no. "Vogliamo prendere due piccioni con una fava" spiegano in Comune: salire sul treno in corsa della riqualificazione già prevista per affiancargli il cantiere del parcheggio. I tempi potrebbero non coincidere ma non è detto: l'intervento sullo stadio verrà attivato e sospeso a singhiozzo, a seconda se l'Alto Adige giocherà in casa o in trasferta. Ecco cosa accadrà lì, in viale Trieste.

1) Il Druso. - Tra poche settimane , intorno alla metà di marzo partono i lavori dello stadio. Messi in agenda da un paio d'anni vivranno ora la loro fase operativa. Già stanziati i fondi: 14 milioni. Divisi tra Comune e Provincia. Incaricato lo studio: quello di Ralf Dejaco, senior partner dello studio brissinese con accanto quello di ingegneria Bergmeister con sedi in Alto Adige e a Monaco. Il Druso ha attualmente due tribune opposte, la Zanvettor e la Canazza. E poi una facciata anni Trenta, di evidente monumentalità, che è stata posta sotto tutela e dunque verrà solo ripulita. L'intervento collegherà componenti contemporanee, all'interno ed all'esterno, creando una relazione virtuosa tra due epoche e caricando la struttura di tensione architettonica. La capacità dello stadio, con gli elementi attuali, passerà da 3100 a 5400 posti ma la sua "portanza" salirà a 10mila con la realizzazione di altre due tribune, una a nord e una a sud che chiuderanno il rettangolo di gioco da tutti e quattro i lati. Le tribune, poi, toccheranno il campo di gioco. La tribuna Canazza conserverà la sua struttura in cemento , che verrà risanata, mentre la Zanvettor sarà totalmente ricostruita. Nello stadio anche spazi commerciali e luoghi di ristoro, operativi anche quando non si giocheranno le partite. "Un Druso al servizio anche della città dunque, e non solo del calcio" commentano in Comune.

2) Il parcheggio interrato. - Tutto nasce dalla sovrapposizione temporale di due elementi: il "no" alla cooperativa Park Fiume per avviare la costruzione di un garage in viale Venezia, sotto i Prati del Talvera, e l'esigenza di rispondere alla domanda di parcheggi in viale Trieste. Il cui polmone, che è poi il piazzale antistante al Druso, non è mai pienamente disponibile dovendo adeguarsi alle presenze di gioco dell'Alto Adige, dovendo in quelle occasioni svuotarsi. "E poi - profetizza il sindaco - chissà mai che la squadra arrivi in serie B...". Nel qual caso un parcheggio sarebbe indispensabile. Dunque il Comune ha convocato la coop Park Fiume e quella di viale Trieste per innescare una sinergia dal basso e offrire il proprio contributo nella costruzione di un garage sotterraneo su più piani. A metà tra coop e ente pubblico. E disponibile in parti uguali per auto dei residenti o affiliati alla coop e posti auto a rotazione anche al servizio del Druso. Caramaschi ha delegato l'assessora Lorenzini a seguire questa nuova pista e sarà lei a presiedere il prossimo vertice pubblico-privati. Sulla questione era intervenuto, qualche settimana fa l'attuale assessore Andriollo, allora consigliere Pd, proponendo una via d'uscita che consentisse di non disperdere le energie fin qui convogliate nella coop e, in ogni caso, potesse contribuire a fornire una risposta alla pressante domanda di posti auto sull'asse viale Trieste-Venezia.Che il no al Park Fiume ha fatto emergere in tutta la sua evidenza. L'idea è approfittare dei lavori in atto intorno alla stadio per mettere in campo anche il progetto correlato nel piazzale antistante. Perchè i due viali hanno tanti alberi ma pochissimi parcheggi. (p.ca.)













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