Proteste da via Palade: «Che rumore nel cantiere»

Con una concessione rilasciata in settembre si sta costruendo un condominio I vicini si lamentano: «I lavori sono proseguiti talvolta anche durante la notte»


di Simone Facchini


MERANO. Qualsiasi cantiere porta in dote uno sgradito carico di disagi per chi vive nei caseggiati limitrofi. E il problema si acuisce se, oltre a dover tollerare il frastuono durante le ore diurne, i rumori si perpetuano durante la notte e disturbano il sonno: "Si potrebbe capire se si trattasse di interventi urgenti o di emergenze, ma in questo caso si sta costruendo un condominio. Che esigenza c'è di lavorare durante la notte?"

La lamentela giunge da via Palade, dove, nel tratto compreso fra la rotonda del bar ristorante Uva e via Caserme, affacciato sul lato settentrionale della strada, sta sorgendo un edificio a scopo residenziale. La concessione edilizia è datata 27 settembre 2016. A distanza di quattro mesi le fondamenta sono già evidenti e le operazioni fervono. Anche troppo, secondo alcuni vicini: "Già conviviamo con il disagio di un cantiere spesso attivo dalle 7 alle 19 in cui gli operai osservano solo brevissime pause - lamenta un latore della protesta che abita in una palazzina adiacente, fra i cui inquilini il malumore serpeggia - Ma fra lunedì e martedì i lavori sono proseguiti anche durante la notte e fino all'alba, a intervalli regolari. La quiete era stata interrotta pure nella notte di venerdì scorso. Di questi episodi abbiamo riferito in Comune. Ci è stato risposto che il cantiere godeva di regolari permessi. Ci chiediamo tuttavia con quale criterio siano stati concessi".

Sul piano normativo, le "attività particolarmente rumorose" sono disciplinate dalla legge provinciale numero 20 del 5 dicembre 2012. I lavori rumorosi, recita l'allegato C, "sono consentiti nei giorni feriali dalle 7 alle 19", ma sono previste delle deroghe su autorizzazione del sindaco. La richiesta va avanzata, così detta il modulo che l'impresa edile deve presentare all'amministrazione, "esclusivamente per l'effettuazione di lavori di interesse pubblico e/o per necessità inderogabili" che devono essere dettagliatamente specificate e motivate. Per esempio in caso di lavori definiti in continuità, e cioè che non ammettono interruzioni. Inoltre l'impresa deve dichiarare che il periodo per il quale si domanda la deroga è quello strettamente necessario all'esecuzione dei lavori "e che verranno adottate tutte le misure tecniche e organizzative correnti al fine di ridurre al minimo indispensabile le molestie a terzi".

La faccenda rievoca le ripetute lamentele piovute in passato sull'amministrazione comunale in materia di "cantieri molesti". In particolare, più volte gli albergatori hanno criticato il fatto che in città vi fossero troppe fonti di rumore dovute a lavori edili negli orari in cui gli ospiti riposano o godono di momenti di relax nelle loro strutture. Ora anche qualche cittadino alza la voce.













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