Provinciali, assenti un giorno su quattro

Malattie ferie e permessi. La meno virtuosa è la ripartizione Cultura tedesca. I mesi più gettonati: luglio, agosto e dicembre


di Davide Pasquali


BOLZANO. Se i dipendenti comunali, ferie escluse, in media si assentano dal lavoro per una ventina di giorni all’anno, da parte loro i dipendenti provinciali fanno segnare un tasso medio annuale di assenze quasi del 25%. Tradotto semplificando, in media ogni dipendente provinciale lavora tre giorni su quattro. La ripartizione con meno presenze, la Cultura tedesca, fa segnare una media annuale di assenze superiore al 30%. Nei mesi di luglio e agosto le assenze superano il 40%. Lo si evince aggregando le statistiche mensili 2015 pubblicate dalla Provincia per rispettare le norme nazionali sulla trasparenza degli enti pubblici.

L’argomento è delicato e parimenti al caso dei comunali si presta a facili banalizzazioni. Per affrontare la questione occorre dunque fare tabula rasa e considerare i numeri nudi e crudi. E su questo aspetto bisogna di certo fare un apprezzamento al Comune di Bolzano, il quale sul proprio sito web attualmente pubblica i dati fino a gennaio 2017. Dati per di più suddivisi in assenze per malattia e altri tipi di assenze. Il Comune, poi, non fornisce solo i giorni medi di assenza, bensì anche i numeri assoluti: quasi ventimila assenze in un anno. La Provincia risulta apparentemente meno trasparente. Intanto, gli ultimi dati disponibili alla cittadinanza risalgono al gennaio dell’anno 2016; poi non sono più stati aggiornati. In secondo luogo, l’ultimo anno per il quale si dispone di statistiche complete è il 2015. Le presenze e le assenze, poi, non vengono citate in numero assoluto bensì soltanto in tasso, ossia, anche se non è indicato esplicitamente, in percentuale; inoltre, non si specifica a quanti dipendenti esattamente si stia facendo riferimento. La statistica rielaborata qui sopra riguarda i provinciali in senso stretto, esclude cioè il personale Asl e scolastico. Infine, la Provincia non specifica quali siano i dati riguardo alle malattie e quali quelli riguardo agli altri motivi di assenza.

Un vantaggio rispetto ai dati pubblicati dal municipio però c’è. Semplicemente la chiarezza. Non si lascia adito a dubbi. Basta una sola frase di intestazione: “Il tasso di assenza comprende le ore di assenza per motivi non lavorativi: ferie, malattia, maternità, studio, altri motivi”. Ci sono due colonne: presenze e assenze, la cui somma è il 100% dell’orario.

La Provincia pubblica i dati medi mensili per ripartizione, quindi per ottenere la media annuale o la media dell’intera amministrazione provinciale è necessario calcolare la media delle medie. Dai dati così rielaborati emerge che, ovviamente per via delle sacrosante ferie estive, i due mesi con un tasso di assenza maggiore risultano luglio e agosto. La media totale del tasso di assenza nei dieci settori considerati è del 34,46% a luglio, del 32,73% ad agosto. Il terzo mese più gettonato per le assenze è dicembre, con un tasso di 30,46. Il mese con meno assenze è marzo (17,33), seguito da ottobre (18,85). Il tasso di assenza medio annuo dell’intero corpo lavorativo provinciale, calcolando la media delle medie mensili di tutte le ripartizioni, è di 24,57. I più virtuosi, con un tasso di assenza solo di 22,68, sono i dipendenti della segreteria generale. I meno presenti sono quelli della ripartizione diritto allo studio, cultura tedesca e integrazione: 30,02.

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