Provinciali in piazza il 6 giugno «Contratto, una presa in giro» 

Pubblico impiego. I sindacati Cgil, Cisl, Uil, Asgb e Sag:«Prima aumentateci lo stipendio poi parleremo del resto» La manifestazione fissata giovedì alle 17.15 in Piazza Magnago. «Partecipate di nuovo tutti, così vedono quanti siamo» 


Valeria Frangipane


Bolzano. Giovedì si riprotesta. Tutti di nuovo in piazza Magnago il 6 giugno alle 17.15: «Venite in massa, solo così riusciamo a dimostrare forza ed unità!».

I sindacati Cgil, Cisl, Uil, Asgb e Sag che il 28 maggio scorso avevano interrotto (al terzo incontro) le trattative per il rinnovo del contratto di intercomparto, che interessa 40 mila lavoratori (sanità compresa), non mollano. I sindacati non hanno dubbi: «Le risorse messe a disposizione saranno molto lontane dall’aumento del 10% per tutti, retroattivo da gennaio 2019, che abbiamo chiesto per recuperare il costo della vita. E così noi torniamo in piazza». Il tutto mentre ieri è stata smentita da Arno Kompatscher l’ipotesi di blocco salariale per i dipendenti anziani: «C’è stato un fraintendimento. Non è così». Il presidente aveva incontrato in mattinata i segretari confederali tentando una mediazione. Ma i sindacati vanno dritti per la loro strada e chiedono che la Provincia metta sul piatto un budget suppletivo di circa 120-140 milioni all’anno.

«Vogliamo che i lavoratori abbiano stipendi adeguati al costo della vita. Esattamente come accade per i dirigenti. Vogliamo essere presi sul serio, rispettati e ci aspettiamo meno empatia e meno arroganza dal nostro datore di lavoro. Volete sapere perchè abbiamo abbandonato il tavolo? Ecco qui le nostre ragioni che sono incontestabili».

Aumento degli stipendi

«Vogliamo in busta un 10% in più. Non ce ne facciamo niente dell’adeguamento dei salari all’inflazione al 4.1% con aumenti dell’1.4% per il 2019 e il 2020 e dell’1.3% per il 2021. Ma lo sanno in Provincia che tra il 2010 ed il 2019 l’inflazione è stata del 16% ed i nostri stipendi hanno avuto un aumento medio del 4.3%? Lo sanno quanto costa vivere in Alto Adige? Ce l’hanno un’idea?».

Buoni pasto

«C’è stato proposto un aumento dei buoni pasto a sette euro che però compensa meno di niente. Non ci interessa, non riguarda la totalità dei dipendenti e non vale ai fini della pensione».

Premio produttività

Ai sindacati non interessa. Tra le varie misure è stato proposto un potenziamento del premio di produttività.

«Non ci convince. Non è un automatismo e quindi neanche una 14 esima e poi l’assegnazione dei premi avviene in modo troppo discrezionale».

Bonus bilinguismo superiore

«Si tratta di un compenso che coinvolge e quindi interessa un numero esiguo di dipendenti. Non fa la differenza».

Penalizzati 40-60enni

«L’idea della delegazione pubblica - che Kompatscher ha invece smentito - sarebbe quella di finanziare l’aumento degli stipendi per i nuovi assunti penalizzando i dipendenti di lunga data che si troverebbero gli aumenti rallentati per non dire bloccati. L’80% dei nostri dipendenti ha tra i 40 ed i 60 anni... la proposta è irricevibile».













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