Quando Durnwalder mangiava il musso alla sagra di via Aosta

In principio fu Durnwalder. Per anni Kaiser Luis, che amava ricordare di poter contare su « almeno 10mila preferenze di lingua italiana», è stato un assiduo frequentatore della sagra di via Aosta del...



In principio fu Durnwalder. Per anni Kaiser Luis, che amava ricordare di poter contare su « almeno 10mila preferenze di lingua italiana», è stato un assiduo frequentatore della sagra di via Aosta del Club Rodigino. Accolto come un Papa, servito e riverito, “polleggiava” sorridente tra lo stand degli alpini e la griglia «a-ritmo-continuo» del Masetti. Battute, pacche, un boccone di musso, un assaggio di frittura, un sorso di Bonarda invece del solito Lagrein. Era un Luis solare, un po’ mediterraneo, ben consapevole di essere lui - per molti italiani delusi - una garanzia. Un amico e non un nemico, dopo il gelido Magnago. Un amore finito con il crepuscolo rancoroso e pantirolese della sua presidenza. A Don Bosco non si è più visto. E c’è chi, da amante tradito, si chiede ancora perché. (lf)













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