alto adige

Raffica di furti nei campi: contadini pronti alle ronde

Rubati motori degli impianti di irrigazione, batterie, nafta e casse di mele. Lettera del Bauernbund alla questura: servono più controlli


di Davide Pasquali


BOLZANO. Forti del buio notturno e del lontano silenzio delle campagne, ignoti si rubano di tutto: mezzi cassoni di mele, motori delle pompe dell’acqua, interi sistemi di irrigazione dei campi, nafta, batterie. Pare ci sia addirittura chi compie furti in pieno giorno, dalle macchine dei contadini e dei raccoglitori impegnati al lavoro nei frutteti, sfruttando le centinaia di metri di lontananza di chi raccoglie mele dalla propria auto. Portafogli e via discorrendo.

I contadini sudtirolesi, soprattutto quelli di Bolzano e della Bassa Atesina ma il fenomeno interessa tutta quanta la provincia, davvero non ce la fanno più e hanno esercitato pressioni sul Bauernbund perché scrivesse una accorata lettera alla questura: per favore, vigilate, altrimenti saremo costretti a mettere in piedi delle ronde notturne. Perché i danni sono ingenti, non solo nei meleti ma pure nelle piantagioni di castagne.

L’episodio clou è accaduto due anni fa, quando in una sola stagione ignoti si erano accaparrati la bellezza di 57 motori a scoppio installati nei campi altoatesini per far funzionare le pompe per irrigare i campi. Sono custoditi in appositi box metallici, chiusi a chiave. Ma ovviamente, durante la notte, se qualcuno è ben organizzato, riesce a portarseli via. Non solo i motori. Quando il motore, seppure montato su ruote, è difficile da movimentare, si passa alla batteria. O alla riserva di nafta. I furti perpetrati nei frutteti altoatesini riguardano tutto: dal piccolo al grande. Negli immediati dintorni del capoluogo, vanno fortissmo le mele. Mezzi cassoni spariscono in una sola notte. Le mele potrebbero essere ricoverate altrove, ma spesso, come accade per la varietà Gala, in estate non conviene. Se le si lascia nel frutteto di notte, quando la temperatura scende, si rinfrescano e si risparmia perché le celle frigorifere, non dovendo abbassare tanto le temperature, vengono fatte funzionare con meno energia. Ma i furti, come spiegato dal presidente del Bauernbund Leo Tiefenthaler ai vertici della questura, non avvengono di certo solo l’estate. In inverno, per esempio, sono gettonatissimi i sistemi di irrigazione. Vengono sottratti i motori diesel delle pompe, la nafta per farli funzionare, le batterie.

Insomma, come richiesto da Tiefenthaler, le forze dell’ordine dovrebbero vigilare di più, non soltanto nella stagione della raccolta delle mele. Perché un conto è fare la spesa gratis, portando via qualche borsa di mele, un altro è rubare motori da migliaia di euro. I box all’interno dei quali sono contenuti i sistemi di irrigazione si possono forzare con relativa facilità. C’è nessuno in giro. Si rischia anche poco, perché i testimoni, per usare un eufemismo, sono rari.

Come chiarisce il presidente Tiefenthaler, molti gruppi locali del Bauernbund stanno pensando di riesumare i cosiddetti Saltner, le guardie dei campi. Anzi, starebbero pensando a delle vere e proprie ronde. Ogni paese, ogni frazione, un tempo li aveva, i Saltner. Per tener lontani i malintenzionati. Oggi pare riservano. Molto a rischio, sostengono i contadini, i frutteti a lato delle ciclabili, dove di notte si riesce ad avvicinarsi in auto. Non indenni nemmeno i castagneti. Pare sia usuale che ci sia gente con le torce elettriche di notte che va a raccogliere castagne. Anche se sono a terra, di rigore sarebbero di proprietà del titolare del fondo... Vengono anche esposti cartelli, per chiarire come stiano le cose. Cartelli che però, spesso, vengono abbattuti.

In questura, la lettera del presidente del Bauernbund Leo Tiefenthaler è giunta nella giornata di mercoledì. Giovedì mattina si è tenuta una riunione ad hoc, per considerare il fenomeno e le eventuali contromisure da intraprendere. Come precisano i vertici della questura bolzanina, si è prestata ovviamente la massima attenzione all’allarme lanciato dai contadini, soprattutto di quelli della zona di Bolzano e della Bassa Atesina, che sembrano essere i più colpiti dal fenomeno dei furti. Però si è anche rimasti un poco interdetti, in largo Palatucci, perché le denunce e le segnalazioni formalizzate in questura negli ultimi anni risultano davvero poche. E anche i carabinieri pare non abbiano contato più di tanti episodi del genere. Ovviamente, in questura si capisce perfettamente che ogni qualsiasi tipo di furto nei frutteti crei del disappunto. Altrettanto ovviamente, non è pensabile che nel corso della notte, viste le migliaia e migliaia di ettari di frutteti soltanto nei dintorni di Bolzano, vengano avviati dei controlli a tappeto. Si sono comunque sensibilizzate le volanti in servizio a Bolzano e dintorni.













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