VIOLENZA

Ragazza picchiata dall’ex dopo la serata in discoteca

I due sono trentini. La ragazza, 23 anni, aveva accettato di andare a ballare a Bolzano con il giovane che poi l’ha presa a calci in faccia



BOLZANO. Era salita a Bolzano per passare una serata serena, all’insegna della musica. E sarebbe andata così se, alla fine di tutto, non fosse stata brutalmente picchiata.

Protagonista dell’episodio, una ventitreenne trentina che, sabato sera, si trovava a Bolzano per ballare in un locale in zona industriale. La sua colpa? Aver lasciato il ragazzo, qualche mese fa.

Quello stesso ragazzo - anche lui trentino - che, all’esterno del locale, l’ha presa a calci in faccia, colpendola anche al torace e alle braccia.

Una violenza inaudita e inattesa. Sì, perché, dopo mesi di messaggi pieni di rabbia e di insulti ricevuti dall’ex, alla fine, la ragazza aveva accettato la richiesta di riavvicinamento, tanto che sabato erano saliti insieme nel capoluogo altoatesino. I due avevano passato la serata nel locale e poi, attorno alle 5 del mattino, erano usciti. Lì è scattata la rabbia del ragazzo.

Cosa l’abbia fatta esplodere non è chiaro perché, di quegli attimi di violenza, la povera ventitreenne non ricorda nulla, probabilmente cancellati dai violenti colpi al capo e dallo choc. Una sola cosa le è rimasta ben impressa. Ed è una cosa terribile perché, anche questa volta, chi ha assistito alla scena e avrebbe potuto intervenire, non l’ha fatto. Nemmeno una telefonata al 112 per fare intervenire carabinieri o polizia. Tanto che il ragazzo, sfogata la sua rabbia sulla poveretta, ha potuto allontanarsi indisturbato, salire sulla sua auto e tornare in Trentino. La giovane, invece, dolorante, sanguinante e sotto choc ha dovuto farsi accompagnare in stazione e tornare a casa in treno.

Nella serata di domenica, la ventitreenne s’è presentata al Pronto soccorso dell’ospedale Santa Chiara di Trento, dove è stata sottoposta agli esami che hanno evidenziato un occhio pesto e una serie infinita di ematomi ed ecchimosi al volto, alle braccia e anche alle gambe. Immediata, come da prassi in casi di aggressione, dalla struttura sanitaria è partita la segnalazione all’autorità giudiziaria. A quella denuncia,  se n’è aggiunta un’altra, presentata ai carabinieri di Trento dalla ragazza stessa che si è rivolta anche al centro antiviolenza. 













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