Reddito di cittadinanza, stop alla possibilità di cumularlo 

Kompatscher oggi a Roma, vertice delle Regioni sul decreto sicurezza e la nuova misura di welfare L’annuncio: «Norma per evitare il doppio assegno». A22, al ministero per l’ipotesi di limiti al traffico 



BOLZANO. I dubbi giuridici e costituzionali di Bolzano sul reddito di cittadinanza sono già stati annunciati, tanto che è prevista una impugnazione davanti alla Consulta. I tempi saranno però lunghi. La Provincia intanto ha deciso di cautelarsi rispetto alla possibilità che il reddito di cittadinanza sia cumulabile con le analoghe misure locali. «Approveremo una delibera di giunta per predisporre i moduli ad hoc per scongiurare ogni possibilità di cumulo tra il reddito di cittadinanza e il reddito minimo provinciale, il contributo all’affitto e il contributo per le spese accessorie», riferisce il presidente Arno Kompatscher.

Il reddito di cittadinanza e il decreto sicurezza verranno discussi oggi a Roma nella seduta della Conferenza delle regioni e delle Province autonome, cui parteciperà Kompatscher, atteso poi al ministero dei Trasporti per iniziare la discussione sulla ipotesi di dosaggio degli ingressi in A22 discusso nel vertice di venerdì con i rappresentanti di Trento e Innsbruck.

LE REGIONI. Sul reddito di cittadinanza Kompatscher sottolinea i diversi profili di criticità da un punto di vista sia di metodo che di merito: «Le prestazioni di sostegno al reddito già garantite in Alto Adige risultano più favorevoli per i beneficiari, rispetto alle novità introdotte a livello statale, mentre per quanto riguarda le competenze in materia si profila all’orizzonte il rischio di un conflitto fra Stato e Provincia. Le nostre perplessità sono condivise da altre Regioni. Mi auguro che dalla riunione di domani (oggi, ndr) emerga una posizione comune da portare all’attenzione del governo». Per quanto riguarda il decreto sicurezza, Kompatscher ha presentato un proprio documento alla Conferenza delle Regioni. La seduta odierna, anticipa, «sarà l'occasione per verificare i primi effetti concreti del provvedimento e per avanzare proposte di miglioramento». La Provincia spinge per una revisione del decreto sicurezza, in maniera particolare per il mantenimento del modello Sprar, ricorda Kompatscher, ovvero i progetti di accoglienza basato sull’idea di piccoli gruppi di persone distribuiti sul territorio.

LA CRISI SULL’A22. Nel vertice di venerdì i rappresentanti delle province di Bolzano, Trento e Innsbruck hanno ipotizzato una serie di misure per scongiurare altre crisi come la paralisi provocata dalla nevicata nel fine settimana del 2 febbraio.

Tra le ipotesi, il dosaggio degli ingressi già dalla pianura padana in circostanze critiche. Per iniziative come queste e per il pedaggio ambientale, anticipa Kompatscher, «è necessario coinvolgere il ministero dei trasporti, che mi ha inviato a un primo incontro domani pomeriggio (oggi, ndr)». (fr.g.)

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